Nella serata del 28 novembre si sono svolte due prove di sintonia per la verifica delle apparecchiature radio in Banda HF della “Rete Zamberletti”. La prima prova è stata svolta alle ore 19.00 in digitale mentre la seconda è stata effettuata alle ore 20.00 in fonia. La “Rete Zamberletti” è un sistema di comunicazione in Banda HF nata all’indomani del terremoto in Irpinia del 1980 e permette di mettere in contatto il territorio con la sede del Dipartimento della Protezione Civile quando vengono meno i sistemi di comunicazione tradizionali.

La rete si avvale di apparecchiature ricetrasmittenti in onde corte sulle bande degli 80 e 40 metri, disponibili presso le sale radio delle Prefetture delle principali Città Italiane, nella sala radio installata presso gli uffici del Dipartimento della Protezione Civile a Roma nonché presso il Centro TLC Nazionale dei Vigili del Fuoco a Roma. All’esercitazione del 28 novembre hanno partecipato circa quaranta Prefetture nonché la nave della Marina Militare “Sirio”.

Le finalità di queste prove sono:

- La verifica dell’efficienza degli apparati e delle antenne installate presso le Prefetture;

- L’addestramento degli operatori coinvolti;

- La verifica delle possibilità di copertura radio, nelle diverse condizioni ionosferiche e meteo.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha recentemente utilizzato apparecchiature in banda HF durante l’esercitazione internazionale in Portogallo, il terremoto in Turchia e il crollo della diga in Libia, effettuando prove di collegamento con il Centro TLC Nazionale. Per il prossimo anno è previsto l’acquisto di apparecchiature ricetrasmittenti in banda HF anche per i Nuclei TLC Regionali, al fine di creare una rete articolata sul territorio che si affiancherà alle attuali reti provinciali, regionali e nazionale di soccorso ed emergenza.

Ancora una volta, i sistemi di comunicazioni, si rilevano fondamentali per le emergenze  complesse che colpiscono ciclicamente il nostro Paese. Solo con una attenta prevenzione basata anche su questi sistemi e sulle continue esercitazioni sul campo, possiamo ridurre l'impatto che gli eventi provocano sui nostri territori.