Rafforzare il ruolo dello sport come ponte tra culture diverse, andando oltre gli aspetti tecnici e infrastrutturali, per promuovere il dialogo, la comprensione reciproca, la pace e il turismo sportivo: è questo il cuore dell’incontro che ha visto protagonisti i vertici della S.S. Lazio, del Maccabi Tel Aviv e del Maccabi Haifa, riuniti al “The Leo David Maccabi Campus” di Tel Aviv, nei giorni scorsi.
Così in un comunicato stampa, Lazio, Maccabi Tel Aviv e Maccabi Haifa hanno annunciato una collaborazione per promuovere "scambi culturali e occasioni di incontro tra tifosi, giovani atleti e famiglie e rafforzando le relazioni tra Italia e Israele anche attraverso il movimento turistico legato agli eventi sportivi", "fondata sulla condivisione di valori comuni e sull’impegno verso l’integrazione sociale, la lotta contro ogni forma di discriminazione e la diffusione di una cultura di inclusione attraverso lo sport".
"Sono orgoglioso di poter avviare un percorso di collaborazione con la storica organizzazione Maccabi, che include i due club israeliani di Tel Aviv e Haifa", ha dichiarato il presidente della Lazio, Claudio Lotito. "Le nostre organizzazioni hanno molti aspetti in comune: una storia lunga oltre 120 anni, la multidisciplinarità e una forte vocazione educativa. Per questo redigeremo un Memorandum of Understanding che ci permetterà di creare sinergie tecniche nel settore calcistico e promuovere uno scambio culturale e sportivo, anche attraverso il lancio di una campagna di sensibilizzazione contro l’odio e la discriminazione razziale".
Lion Cohen, Vice CEO & Direttore Generale del Dipartimento Calcio di Maccabi Israel, ha sottolineato:"Maccabi Israel è felice di collaborare con un club così importante come la Lazio. Abbiamo avviato un dialogo per promuovere la cooperazione non solo nel calcio, ma anche in altri ambiti sociali, culturali e turistici. Auguriamo a tutte le parti coinvolte buona fortuna in questa importante relazione tra i club e tra Israele e Italia".
In pratica la Lazio, il club più ultranazionalista d'Italia - i cui tifosi (per certo almeno una parte di loro) da sempre non si sono vergognati a definirsi fascisti - ha stretto una collaborazione con il Maccabi, i cui tifosi sono riconosciuti da sempre come i più accessi ultranazionalisti tra gli ultranazionalisti dello Stato ebraico, tanto che il Maccabi Tel Aviv è conosciuta come la squadra di calcio più razzista d'Israele.
Maccabi e Lazio hanno stretto una collaborazione "per un calcio che unisce". In base alla storia della tifoseria dei tre club, i punti in comune che saltano all'occhio sono quelli che comprendono fascismo, sionismo e razzismo: che cosa ci sia di buono in questa unione, però, non si riesce a comprendere.