Oltre ad auspicare per il futuro nuovi protocolli sanitari, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, starebbe pensando anche di cambiare il format del campionato, modifica collegata alla data di inizio per la prossima stagione che, indicativamente, sarebbe stata fissata nel fine settimana di domenica 12 settembre.

Ma non tutti i presidenti delle tre leghe professionistiche sarebbero d'accordo, in base a quanto formulato da alcuni di loro in risposta alla lettera della Federazione, in cui erano invitati a fornire una data di inizio dei prossimi campionati. Una data alternativa? Il 3 ottobre.

Della questione, almeno la Serie A, se ne dovrebbe occupare già nella prossima assemblea che si terrà giovedì a Milano. Ma sarà soprattutto il Consiglio federale del 4 agosto che dirà qualcosa di definitivo o quasi sull'inizio della stagione 2020/2021.

E nel caso si decidesse di non partire entro metà settembre, il Consiglio federale, grazie al decreto Rilancio, potrebbe decidere di cambiare il format della Serie A, perché, anche in vista degli Europei del prossimo anno, per completare le 38 giornate del campionato, come minimo, i calciatori dovrebbero rinunciare alle ferie natalizie. 

Così, secondo quanto ha riportato il Corriere, Gravina starebbe pensando di rivedere, anzi di rivoluzionare, la Serie A, con un torneo diviso in 5 gironi da 4 squadre o in due gironi da 10, con le prime 6 di ogni girone ai playoff e le ultime 4 ai playout.

Una possibilità non tanto remota, se le squadre impegnate nelle coppe, ben 5, spingessero in tal senso, considerando che, altrimenti, i loro calciatori rischierebbero praticamente di non staccare mai la spina tra la fine di questa stagione e l'inizio della prossima.