La scorsa notte, il conflitto in Ucraina ha raggiunto un nuovo picco di tensione con il massiccio attacco missilistico lanciato dalla Russia, a cui la NATO ha risposto con l'immediato decollo di caccia polacchi e di Paesi alleati per una missione di pattugliamento.
Il bombardamento russo ha avuto come obiettivo diverse città ucraine ed ha causato ingenti danni alle infrastrutture e purtroppo anche vittime civili. Secondo le prime ricostruzioni, le forze russe hanno utilizzato missili balistici e bombardieri strategici Tu-95MS che hanno lanciato decine di missili da crociera.
Le implicazioni di questa missione di pattugliamento sono molteplici. Dal punto di vista strategico, rafforza la difesa aerea dell'Ucraina, offrendo una protezione aggiuntiva contro i missili russi. Inoltre, la presenza di caccia alleati contribuisce a mantenere alta la pressione sulle forze russe, costringendole a rivedere le proprie tattiche e i propri piani di azione.
Dal punto di vista politico, questa operazione può essere letta anche come avvertimento a Mosca, per far intendere a Putin che l'Alleanza atlantica è pronta a rispondere rapidamente e con decisione a qualsiasi eventuale minaccia.