Si riapre la vicenda tristemente nota come Strage di Erba di cui sono stati ritenuti colpevoli Rosa Bazzi e Olindo Romano. I giudici di Brescia hanno dato, infatti, il via libera all'istanza di revisione del processo.

Sono stati convocati per il 1 marzo Olindo Romano (detenuto nel carcere di Opera), Rosa Bazzi (detenuta nel carcere di Bollate), i parenti delle vittime e il Procuratore Generale Sostituto di Milano, Cuno Tarfusser, per iniziare la discussione sui nuovi elementi presentati in tre richieste dagli avvocati dei coniugi ritenuti responsabili dei delitti.

Beppe Castagna, uno dei familiari delle vittime, ha dichiarato che lui e suo fratello Pietro hanno deciso di non costituirsi parte civile nel nuovo processo.

Fino ad ora, la giustizia non aveva espresso dubbi nel corso dei vari iter del processo, con i due imputati condannati a tre ergastoli in tutti i gradi di giudizio, fino alla Cassazione, per l'omicidio di Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini, e per il tentato omicidio di Mario Frigerio, avvenuti l'11 dicembre 2006.

Secondo il procuratore generale Tarfusser nella vicenda vi sarebbero i contorni di un possibile errore giudiziario", riferendosi ale macchie di sangue trovate sull’auto di Olindo e criticando la mancanza di attenzione per altre piste investigative. Tarfusser è euforico: "È una grande soddisfazione professionale che mi ripaga di tutti gli ostacoli e le angherie degli ultimi tempi. Sono contento perché significa che evidentemente non ho sbagliato. Più leggo gli atti e più ci credo".

La Procura di Como, però, sostiene la fondatezza delle accuse facendo leva sulle confessioni di "Rosa e Olindo" e le prove definite "certe", tra cui il ruolo di Frigerio (deceduto nel settembre 2014) che riconobbe negli imputati gli autori del crimine.

I due detenuti non hanno nulla da perdere: vi è la conferma della condanna (possibile anche una riformulazione della pena) o l'assoluzione. Non sono esclusi neppure possibili ricorsi alla Suprema Corte, qualunque sia l'esito del nuovo processo.