L'omicidio di Darya Dugina è stato risolto, secondo quanto dichiarato dal Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa (FSB). È stato organizzato dai servizi segreti ucraini. L'autore è una cittadina ucraina identificata come Natalia Pavlovna Vovk e già fuggita in Estonia.

"A seguito di misure investigative urgenti", fa sapere in una nota l'FSB, "il crimine è stato organizzato e commesso dai servizi segreti ucraini. Il suo autore è stato identificato come una cittadina ucraina, Natalia Vovk, nata nel 1979. Era arrivata in Russia il 23 luglio 2022, insieme alla figlia Sofya Shaban, nata nel 2010. Il giorno dell'omicidio, Vovk e Shaban hanno partecipato al festival letterario e musicale dove era presente anche Darya Dugina come ospite d'onore. Il 21 agosto, dopo un'esplosione telecomandata dell'auto Toyota Land Cruiser Prado che Dugina stava guidando, Vovk e sua figlia sono partit3 attraverso la regione di Pskov verso l'Estonia".

Per pianificare l'omicidio e raccogliere informazioni utili per conoscere i movimenti della Dugina, Vovk e sua figlia hanno affittato un appartamento a Mosca nello stesso edificio in cui viveva la vittima. Per seguire la  giornalista, la Vovk ha utilizzato un'auto Mini Cooper. All'ingresso in Russia, il veicolo era fornito di una targa della Repubblica popolare di Donetsk, a Mosca di una targa del Kazakistan e all'uscita di una targa ucraina.

Non solo. Natalia Vovk, come ha detto alla TASS una fonte delle forze dell'ordine,  potrebbe aver usato sua figlia (12 anni) per piazzare la bomba nell'auto di Darya Dugina. In questo modo, il crimine diventa ancor più efferato.

Naturalmente, la Vovk sarebbe anche una militare, ovviamente del battaglione Azov, tanto che ne è stato pure pubblicato il tesserino di riconoscimento con annessa foto... in divisa.

Questo il commento di Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky: