Mercoledì, Enrico Letta ha pubblicato la foto sulla propria pagina social di quello che ha definito il primo faccia a faccia, tra l'altro molto positivo, "tra due ex che si sono entrambi buttati, quasi in contemporanea, in una nuova affascinante avventura".

L'altro ex cui si riferisce il segretario del Pd è Giuseppe Conte che, dopo le dimissioni da presidente del Consiglio, è da considerarsi il nuovo capo politico dei 5 Stelle, ormai sempre meno movimento e sempre di più partito.

Un incontro per ufficializzare, coram populo, che la linea politica di Letta, in relazione alle alleanze, non cambia rispetto a quella di Zingaretti e che i 5 Stelle di Conte sono e saranno gli alleati del Partito Democratico alle prossime politiche e non solo.

Nelle stesse ore, Letta ha incassato anche le dimissioni del capogruppo dem al Senato, il renziano Andrea Marcucci, che nel pomeriggio ha annunciato la resa con questa dichiarazione: 

"Ho appena terminato una conferenza stampa per dire che io farò il senatore semplice, che propongo come nuova capogruppo la collega Simona Malpezzi.Ho anche detto che il metodo seguito dal segretario Enrico Letta non mi è piaciuto, che aspetto di vedere quante donne candidate sindaco proporremo nelle grandi città, e ricordato che siamo stati vicini ad eleggere una segretaria del Pd in assemblea nazionale.Quanto a me, resterò ovviamente nel Pd, e tornerò a fare il battitore libero, che per un liberaldemocratico quale io sono, è certamente una prospettiva interessante ed onorevole".

Ma le dimissioni di Marcucci al Senato rischiano di diventare una polpetta avvelenata per Enrico Letta, visto che a sostituirlo è stata scelta la sua vice Malpezzi, anch'essa renziana e  anch'essa considerata una quinta colonna del senatore di Rignano all'interno del Pd.

Se c'erano ancora dei dubbi sulla volontà di Renzi di influenzare le decisioni della segretaria dem, oggi dovrebbero essere stati definitivamente fugati. La "guerra" tra Letta e Renzi è appena agli inizi.