"Funziona così: appena un personaggio pubblico esce dagli schemi imposti dal politicamente corretto e non si allinea al pensiero unico, viene messo alla gogna e travolto dagli insulti. In un attimo, è come se ci si dimenticasse delle opere, delle canzoni, dei film o degli scritti che quell'artista ha donato al pubblico nel corso della propria carriera.Questo vuol dire "egemonia di potere della sinistra": non conta che tu sia bravo in quello che fai, l'unica cosa che conta è che tu sia allineato alla loro idea del mondo: se non lo sei, puoi dire addio a tutta la fama che ti sei costruito nel corso degli anni.Chissà quanti hanno dovuto nascondere le proprie idee per paura di non poter emergere e chissà quanti sono rimasti in silenzio per evitare le critiche. Noi non resteremo impassibili dinanzi a quest'ingiustizia. La nostra sarà una Nazione in cui conta ciò che fai e, se sei bravo e competente nel tuo campo, vai avanti, senza necessità di avere in tasca una tessera di partito o di essere allineato al mainstream".
Quello che la Meloni vuol dire - sue le parole sopra riportate - è che pretende di essere fascista senza che nessuno glielo faccia notare.

Ma non pretendeva anche di essere democratica? Quindi, come tale, ricordarle che sia fascista non è un'ingiustizia, ma un promemoria di ciò che dice, di ciò che fa e di ciò che promette di fare. 

Promesse che, a quanto pare, vengono messe in pratica già ora prima che inizi il nuovo regime.

Oggi, Elisabetta Piccolotti (Sinistra Italiana) in una conferenza stampa alla Camera, ha detto che nell'Umbria governata dalla destra le donne che vogliono abortire, per poterlo fare, sono prima costrette ad ascoltare il battito del feto.

"Abbiamo avuto segnalazioni di donne e di associazioni femministe che in Umbria sta già accadendo quello che sta accadendo in Ungheria" ha detto la Piccolotti. "Dal 15 settembre ci sono donne costrette ad ascoltare il battito del feto. Vengono addirittura fatte tornare in ospedale più volte se all'inizio non si riesca a sentirlo.Si tratta di un fatto gravissimo, una pressione psicologica brutale, una forma di criminalizzazione tesa a far nascere sensi di colpa.Chiediamo al ministero della Sanità di inviare ispettori per accertare che queste segnalazioni corrispondano al vero e se in Umbria e magari in altre regioni c'è questa pratica".

Al momento, nessuna segnalazione di smentita da parte della regione Umbria.