Continuano i crimini dello Stato ebraico a Gaza. Nelle scorse ore il Ministero della Sanità ha confermato il bombardamento della scuola Al-Razi a Nuseirat che ha provocato la morte di 20 persone, oltre al ferimento di altre 50 che sono state portate all'ospedale dei martiri di Al-Awda e Al-Aqsa.

L'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati (UNRWA) ha affermato che negli ultimi dieci giorni l'IDF ha preso di mira cinque scuole dell'agenzia, ricordando che le strutture delle Nazioni Unite non dovrebbero essere obiettivi militari.

Oggi altri massacri si sono registrati a  ovest di Khan Yunis, nella zona di al-Attar dove risiedono molti sfollati, e nella città di Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza, in un bombardamento che ha preso di mira dei civili radunati nei pressi della rotonda Sheikh Zayed.

Oggi Benjamin Netanyahu, un criminale che nei prossimi giorni verrà ricevuto con tutti gli onori al Congresso degli Stati Uniti (che qualche comico pretende di definire come la più grande democrazia al mondo), ha ribadito di voler proseguire il genocidio a Gaza con l'assurda scusa di voler sconfiggere Hamas, nonostante tale obiettivo non sia militarmente e logicamente raggiungibile, come già pubblicamente dichiarato dal portavoce dell'esercito, Daniel Hagari.

Ma il vero obiettivo di Israele è radere al suolo la Striscia e scacciarne i palestinesi, per impossessarsi di quel pezzo di terra, per dar seguito al dettato ebraico che vuole che "Eretz Israel" vada dal fiume al mare (concetto dichiarato persino nell'atto costitutivo del Likud). Per questo, nel più completo silenzio dell'occidente democratico, il criminale Stato ebraico, dal 7 ottobre, ha aumentato anche il numero dei propri crimini in Cisgiordania dove oramai non si contano più gli atti terroristici dei coloni ebrei e dei militari israeliani che li supportano. 

A ulteriore riprova di ciò le autorità israeliane oggi hanno sequestrato un vasto appezzamento di terreno appartenente a un gruppo di villaggi palestinesi, a ovest della città di Ramallah: 44 ettari di terra appartenenti ai villaggi di Shabtin, Deir Ammar e Deir Qaddis.

Fin quando ancora il presunto occidente democratico consentirà allo Stato ebraico di perpetrare impunemente i suoi crimini a danno del popolo palestinese?