Una volta, per vedere riassunti i vizi e le nefandezze del cosiddetto italiano medio bisognava andare al cinema ad assistere, ad esempio, ad un film di Dino Risi o di  Albero Sordi.

Oggi è molto più semplice. Basta collegarsi ad un "social" e consultare l'account di un politico che si autopromuove per diventare immagine ed essenza del partito che, in teoria, dice di voler rappresentare.

La Lega ha smesso da tempo di essere un partito ed è diventata l'immagine di Matteo Salvini che, prima di tutto, promuove se stesso cercando il consenso con l'interpretare in tutto e per tutto l'italiano medio, perché quello è, secondo lui, il modo più semplice per raccogliere ed allargare il proprio bacino elettorale.

Naturalmente, quello dell'italiano medio è un ruolo che è è nelle corde dell'interprete Salvini e, pertanto, lo ricopre senza sforzo alcuno. Non deve adattarsi o fingere... basta che sia semplicemente se stesso.  

E naturalmente, stando così le cose, è impossibile immaginare un progresso nelle proposte politiche di uno come Salvini. Infatti, le idee, specialmente quelle buone, non sono mai banali... richiedono uno sforzo intellettuale, competenza, intelligenza e la necessità di guardare oltre l'immediato... un mix che contrasta con la banalità delle idee dell'italiano medio che non è in grado di fare associazioni, collegamenti, unire problemi e proposte per trovare soluzioni o nuove vie di progresso. Quindi, le proposte politiche si tramutano inevitabilmente in ciò che l'italiano medio possa ritenere la cosa più ovvia. E a supportare tale impostazione, vi è anche l'umanizzazione del personaggio, quella che rende il politico simile a tutti noi.

Così abbiamo il Salvini che fa la spesa, quello che accudisce i figli, quello che prega la madonna... e così via... fino al Salvini tifoso che da milanista manda "affanculo" l'odiata Inter e, di rimando, anche i suoi tifosi...

mentre in passato, prima di diventare meridionale, aveva sperato che il vesuvio seppellisse con la lava i napoletani colerosi, ecc.

Pertanto, nulla di cui stupirsi... per carità. Semplicemente, sarebbe  forse opportuno iniziare a chiedersi fino a che punto di bassezza, ammesso che esista, dovranno arrivare Salvini e quelli come lui perché anche l'italiano medio inizi a dire "così è troppo".