Il primo a comunicare nuove, dure, sanzioni contro la Russia (e la Bielorussia per il suo ruolo nell'invasione dell'Ucraina) è stato il premier britannico  Boris Johnson che, alla Camera dei Comuni ha dichiarato che tutte le principali banche russe avranno i loro beni congelati e saranno escluse dal sistema finanziario del Regno Unito, a partire dalla VTB, una delle principali di quel Paese. 

Allo Stato, così come alle principali aziende russe, sarà vietato raccogliere finanziamenti o prendere in prestito denaro tramite i mercati del Regno Unito. Alla compagnia Aeroflot sarà vietato far atterrare i suoi aerei sul suolo britannico. Divieti anche per le esportazioni per prodotti che potrebbero essere utilizzati a scopo militare e per attrezzature per la raffinazione del petrolio.  Limitazioni, anche per i depositi bancari da parte di cittadini russi.

Poi è stata la volta di Biden ad annunciare quello che per la Russia sarà un isolamento dal sistema finanziario, commerciale e tecnologico - a livello globale - che avrà per quel Paese costi devastanti.

Le nuove sanzioni, ha detto Biden, contribuiranno ad aumentare le attuali pressioni sulla crescita economica russa, tanto da azzerarla, ad aumentare i costi finanziari, i deflussi di capitali... fino ad erodere la sua base industriale. Gli Stati Uniti, i nostri alleati e partner sono uniti e continueranno a imporre costi, costringendo Putin a guardare ad altri paesi che non possono replicare i punti di forza finanziaria e tecnologica dei mercati occidentali. Anche Biden no si è dimenticato della Bielorussia, che sarà destinataria di sanzioni mirate per il sostegno offerto a Putin per l'invasione dell'Ucraina.

Questa la scheda informativa che elenca le sanzioni degli Stati Uniti nei confronti della Russia.

Nel pomeriggio, la presidente della Commisisone Ue, von der Leyen, alla conferenza stampa congiunta con il Segretario generale della NATO Stoltenberg e il presidente del Consiglio europeo, Michel, aveva anticipato le linee guida delle sanzioni Ue:

"Circa mezz'ora fa, ho avuto un colloquio telefonico con il presidente Zelenskyy che ha chiesto a tutte le parti interessate di aiutarlo come e quanto possibile. Nel corso della giornata sottoporremo all'approvazione dei leader europei un pacchetto di sanzioni pesanti e mirate. Ci stiamo coordinando strettamente con i nostri partner e alleati – Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Norvegia, ma anche, ad esempio, Giappone e Australia.Questo pacchetto comprenderà sanzioni finanziarie che limitano duramente l'accesso della Russia ai mercati dei capitali. Le nuove sanzioni avranno un forte impatto. L'economia russa ha già dovuto far fronte a forti pressioni nelle ultime settimane. E queste pressioni adesso si accumuleranno. Le sanzioni ostacoleranno la crescita economica della Russia, aumenteranno gli oneri finanziari, determineranno un aumento dell'inflazione, intensificheranno le fughe di capitali ed eroderanno gradualmente la base industriale della Russia.Il secondo principale pilastro delle nostre sanzioni riguarda la limitazione dell'accesso della Russia a tecnologie fondamentali. Intendiamo escludere l'industria russa dalle tecnologie di cui oggi ha un disperato bisogno per costruire il suo futuro. Le nostre misure indeboliranno la posizione tecnologica della Russia in settori chiave, in cui l'élite di fatto realizza i maggiori benefici col proprio denaro. Questi settori vanno dai componenti high-tech ai software all'avanguardia. Le misure varate oggi, col tempo, incideranno negativamente anche su tutti i settori economici della Russia. Ma su un punto voglio essere molto chiara: toccherà al presidente Putin spiegare questa situazione ai suoi cittadini. So bene che il popolo russo non vuole questa guerra.L'Unione europea e la NATO hanno lavorato in stretta complementarità e questa crisi ci avvicinerà ancora di più. È nostro dovere comune opporci al più grave atto di aggressione sul suolo europeo degli ultimi decenni. L'unità è la nostra arma migliore. Il Cremlino ne è pienamente consapevole, ed è per questo che ha cercato in tutti modi di dividerci, ma ottenendo l'esatto contrario. Siamo più uniti e determinati che mai. Siamo un'Unione, un'alleanza, uniti nel perseguire il nostro obiettivo".

Le sanzioni, nel dettaglio, sono state definite nel corso del Consiglio europeo che si è tenuto in serata. Questa la nota diffusa dopo la sua conclusione:

"Il Consiglio europeo condanna con la massima fermezza l'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa contro l'Ucraina. Con le sue azioni militari illegali, la Russia sta violando gravemente il diritto internazionale ei principi della Carta delle Nazioni Unite e minando la sicurezza e la stabilità europea e mondiale. Il Consiglio europeo sottolinea che ciò include il diritto dell'Ucraina di scegliere il proprio destino. La Russia ha la piena responsabilità di questo atto di aggressione,  della distruzione e della perdita di vite umane che causerà. Sarà ritenuta responsabile delle sue azioni.Il Consiglio europeo chiede che la Russia cessi immediatamente le sue azioni militari, ritiri incondizionatamente tutte le forze e l'equipaggiamento militare dall'intero territorio dell'Ucraina e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. Il Consiglio europeo invita la Russia e le formazioni armate sostenute dalla Russia a rispettare il diritto umanitario internazionale e fermare la loro campagna di disinformazione e attacchi informatici.Il Consiglio europeo deplora la tragica perdita di vite umane e le sofferenze umane causate dall'aggressione russa. È solidale con le donne, gli uomini ei bambini le cui vite sono state colpite da questo attacco ingiustificato e ingiustificato. Invita la Russia e le formazioni armate sostenute dalla Russia a consentire l'accesso e l'assistenza umanitari sicuri e senza ostacoli a tutte le persone bisognose.Il Consiglio europeo condanna inoltre fermamente il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione contro l'Ucraina e la invita ad astenersi da tale azione ea rispettare i suoi obblighi internazionali.L'UE ha reagito in modo rapido e deciso al riconoscimento da parte della Russia delle sedicenti entità separatiste dell'Ucraina e al dispiegamento delle sue forze armate adottando in risposta misure restrittive. Il Consiglio europeo ha approvato oggi ulteriori misure restrittive che imporranno conseguenze massicce e gravi alla Russia per la sua azione, in stretto coordinamento con i nostri partner e alleati. Queste sanzioni riguardano il settore finanziario, i settori dell'energia e dei trasporti, i beni a duplice uso, nonché il controllo delle esportazioni e il finanziamento delle esportazioni, la politica dei visti, elenchi aggiuntivi di cittadini russi e nuovi criteri di inserimento nell'elenco. Il Consiglio adotterà senza indugio le proposte preparate dalla Commissione e dall'Alto rappresentante.Il Consiglio europeo chiede la preparazione e l'adozione urgenti di un ulteriore pacchetto di sanzioni individuali ed economiche che riguarderà anche la Bielorussia.Il Consiglio europeo ribadisce il suo fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. Invita tutti i Paesi a non riconoscere le due sedicenti entità separatiste ea non facilitarle o assisterle in alcun modo.L'UE è unita nella sua solidarietà con l'Ucraina e continuerà a supportare l'Ucraina e il suo popolo insieme ai suoi partner internazionali, anche attraverso un ulteriore sostegno politico, finanziario, umanitario e logistico e una conferenza internazionale dei donatori. A seguito della decisione del dicembre 2016 dei capi di Stato o di governo dell'UE, il Consiglio europeo riconosce le aspirazioni europee e la scelta europea dell'Ucraina, come affermato nell'accordo di associazione.Il Consiglio europeo crede fermamente che l'uso della forza e della coercizione per cambiare i confini non abbia posto nel 21° secolo. Tensioni e conflitti dovrebbero essere risolti esclusivamente attraverso il dialogo e la diplomazia. L'UE continuerà a cooperare strettamente con i vicini e ribadisce il suo fermo sostegno e il suo impegno nei confronti della sovranità e dell'integrità territoriale della Georgia e della Repubblica di Moldova. Continuerà un forte coordinamento con partner e alleati, in seno all'ONU, all'OSCE, alla NATO e al G7.Il Consiglio europeo invita a portare avanti i lavori sulla sua preparazione e invita la Commissione, in particolare, a presentare misure di emergenza, anche in materia di energia".