"Non c'è posto per i bambini. Dall'inizio della guerra, 14.500 bambini sono stati uccisi a Gaza, secondo l'UNICEF.A Gaza, un bambino viene ucciso ogni ora. Questi non sono numeri. Sono vite stroncate. Uccidere bambini non può essere giustificato. Quelli che sopravvivono sono segnati fisicamente ed emotivamente. Privati ​​dell'apprendimento, ai ragazzi e le ragazze di Gaza non rimane che setacciare tra le macerie. Il tempo stringe per questi bambini. Stanno perdendo le loro vite, il loro futuro e soprattutto la loro speranza".

Così, Philippe Lazzarini, commissario generale dell'UNRWA, ha ricordato ciò che avviene a Gaza... anche a Natale.

Il numero totale delle persone uccise in questo 25 dicembre nella Striscia, negli attacchi israeliani a Jabalia, Khan Younis e Gaza City, è salito a 27. Un numero che riguarda le persone che sono state estratte dalle macerie, ma non include quello delle persone che vi sono seppellite.

Finché il cosiddetto occidente democratico continuerà a giustificare e supportare l'apartheid e il genocidio del criminale Stato ebraico, del suo governo, dei suoi cittadini e delle comunità ebraiche internazionali tutto questo non cesserà. 

La complicità in un crimine è reato, anche per chi non la denunci.