«Le Europee del prossimo anno saranno un referendum fra l’Europa delle elite, delle banche, della finanza, dell’immigrazione e del precariato, e l’Europa dei popoli e del lavoro. La Lega lavorerà a un’alleanza dei populisti, parola che per me è un complimento.»

Questo è quanto ha detto Salvini ai giornalisti prima di andare sul palco e parlare ai sostenitori arrivati a Pontida a festeggiare la Lega di governo.

Un'anticipazione del "giuramento" con cui ha terminato, dopo un'ora circa, il suo intervento: «Avete voglia di giurare, voi, di non mollare, finché non avremo liberato i popoli di questa Europa? Giurate sì o no?
...
Io farò di tutto per meritarmi un pizzico del sostegno vostro e altrui perché ciascuno possano nascere, crescere, andare a scuola, curarsi e lavorare e veder nascere i propri figli nel suo Paese, senza essere sradicato.»



Prima di Salvini si sono alternati sul palco sindaci, presidenti di regione e ministri... tutti promuovendo l'azione politica della Lega in generale e di Salvini in particolare.

«In un mese abbiamo fatto più noi in 30 giorni che gli altri in "sei" (!) anni.» Ha sottolineato Salvini, senza però non specificare cosa. A parte il decreto salva casette per i terremotati - il decreto "nonna Peppina" - il governo a guida Lega e 5 Stelle non ha messo mano e non ha dato tempi certi per le costose riforme che hanno fatto da traino al risultato elettorale dei due partiti.

Ed è questa assenza di contenuti che da parte degli oratori leghisti che si è cercato di far dimenticare citando, a più riprese, i risultati finora ottenuti... ma sempre senza elencarli!

La sola cosa concreta che la Lega di Salvini è riuscita ad ottenere è quella di aver reso complicato, se non impossibile, lo sbarco delle navi delle Ong nei porti italiani, cercando anche di complicare - se non impedire - il salvataggio in mare dei migranti.
Con che risultato? Che diminuirà il numero già molto esiguo dei migranti sbarcati in Italia, ma aumenterà quello di coloro che moriranno in mare.

Salvini è andato in Libia per dire ai libici che avrebbe aperto dei campi di accoglienza nel sud di quel Paese. In "diretta", in conferenza stampa, gli è stato risposto che in Libia lui non avrebbe aperto alcunché.
Con che risultato? Che Salvini subito dopo ha detto di essere andato in Libia per dire ai libici che aprirà dei campi a sud del sud della Libia. Ma, ovviamente, senza averlo fatto sapere al Niger, al Ciad o al Sudan... bazzecole di secondaria importanza.

Ma Salvini ha comunque chiuso i porti in Italia, come ha ricordato da Pontida: «Se i porti si chiudono o si aprono lo decide il ministro dell’Interno, funziona così.»
Con che risultato? Che il ministero dei Trasporti, a stretto giro, gli ha fatto sapere che le cose sono in realtà leggermente diverse: «Si conferma ottima intesa con Salvini sul merito del tema migranti. Tuttavia, in relazione alle sue parole da Pontida circa le competenze sui porti, si fa notare che le prerogative sono congiunte tra ministero dei Trasporti e quello dell'Interno, visto che ai Trasporti fanno capo Capitanerie e Guardia Costiera.»

Ma Salvini, oltre ai "risultati" sopra elencati ha pure mostrato il lato umano della Lega (sue parole) richiamando più volte l'attenzione dei sanitari per le persone che, a turno, davano segni di svenimento per il caldo e ricordando anche che la Lega contribuirà ad accogliere i rifugiati che fuggono dalle guerre... ma solo se arriveranno in aereo!

Applausi dalla folla!