"40 anni fa Umberto Bossi fondava la Lega Lombarda, da cui poi con l’unione degli altri partiti autonomisti nel 91 sarebbe nata la Lega Nord. Erano gli anni in cui le nostre terre stavano rialzando la testa, qui in Piemonte nell’81 era nata l’Union Piemonteisa e poi Piemont Autonomista nell’87. In Veneto la Liga nell’80, in Liguria l’Union Ligure nell’87. Se oggi la Lega è il partito più vecchio in Parlamento è perché le nostre radici sono solide e anche il futuro è chiaro, lo indica la spada di Alberto da Giussano, ieri, come oggi come domani. La Lega ha cambiato la Storia di questo Paese, la vita di molti di noi regalandoci un ideale e uno scopo: giornate come oggi ci ricordano che abbiamo ancora molto lavoro da fare e che dobbiamo essere orgogliosi delle nostre origini e delle nostre idee. Buon compleanno Lega!"

Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ha commentato i 40 anni del partito dalla sua fondazione. Quelle riportate di seguito, invece, sono le parole del capogruppo (presidente) della Lega al Senato, Massimiliano Romeo:

"Buon compleanno Lega. Era il 12 aprile del 1984 quando Umberto Bossi e alcuni sognatori fondarono a Varese la Lega Autonomista Lombarda con lo scopo di raggiungere l’autonomia amministrativa e culturale della Lombardia. Sono passati 40 anni e quel seme che fu piantato allora deve continuare a produrre i suoi frutti rinnovati, ma sempre rivolti all’autogoverno del nostro territorio. Il disegno di legge sull’autonomia in discussione ora in Parlamento dimostra che il nostro impegno continua".

Come fanno capire queste dichiarazioni, la Lega di Salvini, che continua - senza successo - a cercar di raccattar voti in tutta Italia facendo leva sui temi dell'ipernazionalismo cari agli estremisti della destra più estrema ormai non convince più non solo gli elettori, ma anche i vertici del partito che, celebrandone le origini, fanno capire che l'attuale segretario fa parte ormai della storia.

Lo ha ribadito ieri, dalla sua Gemonio, anche il fondatore della Lega, Umberto Bossi. Seppure in disarmo a causa dell'età e dei problemi di salute che lo affliggono da tempo, il "senatur" è comunque una voce che non può essere ignorata:

"Alla Lega serve un nuovo leader",

ha dichiarato senza mezzi termini, affossando definitivamente  qualsiasi speranza di Matteo Salvini di poter continuare la sua carriera di influencer nella politica, utilizzando la carica di segretario di partito. E per non lasciar nulla al caso, Bossi, dopo aver accusato Salvini di aver tradito il Nord, ha indicato in Giorgetti un più che credibile sostituto.

E Salvini? Si è limitato a farsi selfie e a tagliar torte a Varese con gli ultimi pasdaran, aggrappandosi alla speranza che la legge sull'autonomia possa diventare il coniglio dal cilindro per mantenere l'incarico. Oggi, però, sui social del ponte sullo Stretto non ne ha fatto parola.