Sono 450 (300 sul versante siciliano, 150 su quello calabrese) e 3,7 milioni di metri quadri di terreni le proprietà interessate dalla procedura "bonaria", ovvero tesa a trovare un accordo sull'esproprio, a supporto della campagna di propaganda personale del Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

I cittadini interessati di Sicilia e Calabria lo hanno scoperto oggi e a partire dal prossimo  8 aprile potranno  rivolgersi agli Sportelli informativi della società Stretto di Messina per avere tutte le informazioni del caso. Questa fase intermedia, fa sapere la società, consentirà a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione relativa al piano espropri, in modo da formulare eventuali osservazioni.

Gli espropri riguarderanno terreni, attività, unità abitative che dovranno fare spazio alla costruzione dei piloni, a quella delle strade, a quella del tracciato ferroviario e a quella delle infrastrutture relative ai cantieri. 

Secondo il propagandista Salvini, tutta la gente interessata agli espropri dovrebbe battergli le mani contenta e soddisfatta, iniziare a fare i bagagli e lasciar libera, ad esempio, una villa o villetta che si affaccia sul mare per andare ad abitare non si sa dove, per consentire a lui di aprire i cantieri per il ponte a luglio! Ma stiamo scherzando? Sì, perché anche il sindaco di Messina, intervistato sull'argomento, ha espresso notevoli perplessità al riguardo. 

E ancora non hanno fatto sentire la loro voce i diretti interessati - che giovedì dovrebbero tenere una prima conferenza stampa - che si trovano a dover affrontare dall'oggi al domani una battaglia legale per mantenere il diritto alla propria abitazione o alla propria attività. 

In un paese normale, questa procedura avrebbe dovuto partire con larghissimo anticipo rispetto all'apertura dei cantieri, coinvolgendo i comuni delle aree interessate. Agendo invece con il favore delle tenebre, come direbbe qualcuno, il risultato sarà un muro contro muro che non porterà niente di buono... in primo luogo ad un Salvini in cerca di consensi.

Inoltre, questo è quanto ricordava in Parlamento il 16 marzo il verde Bonelli in relazione all'avvio dei lavori, entro l'estate, del Ponte sullo Stretto: 

"Rendo pubblica la relazione del comitato scientifico sul ponte dello stretto di Messina e la relazione di aggiornamento sul progetto del consorzio Eurolink. La nostra è un'operazione trasparenza per evidenziare le gravi carenze come ad esempio l'assenza di studi sulla microzonizzazione sismica, sugli effetti da maremoto e sulle prove di turbolenze del vento sulla stabilità dell'infrastruttura. Hanno riesumato un progetto di 12 anni fa e aggiornato in poche settimane perché Salvini deve fare presto per realizzare un ponte a campata unica di 3.300 mt che non è stato realizzato in nessuna parte del mondo. Il comitato scientifico della società ponte stretto di Messina nonostante l'assenza di studi fondamentali ed invece di chiedere l'integrazione prima di dare il parere positivo il comitato scientifico ha dato un parere positivo".