Il Tribunale del Riesame di Genova, nella mattinata di giovedì,  ha comunicato la propria decisione ed ha stabilito la liceità da parte della Procura di Genova di recuperare la somma di circa 49 milioni di euro che la Lega di Bossi e Belsito avrebbe (perché la sentenza non è ancora definitiva) acquisito illecitamente come rimborsi elettorali, pur non avendone diritto, a seguito di falsa documentazione.

Ad oggi i fondi sequestrati alla Lega ammontano a circa 3 milioni, mentre nella disponibilità del partito guidato adesso da Salvini, ci sono poco più di 5 milioni.

Per gli avvocati della Lega, i soldi attualmente nella casse del partito sono contributi che provengono dagli eletti, da donazioni e dal 2 per mille e nulla hanno a che vedere con i soldi di "Bossi e Belsito".

Quindi, secondo loro, non essendo collegabili ad un reato non dovrebbero essere requisiti, definendone l'eventuale sequestro come "un non senso giuridico".

Il procuratore Francesco Cozzi aveva annunciato che nel caso in cui il Riesame avesse accolto la decisione della Cassazione avrebbe provveduto all'immediato sequestro dei fondi.

Nell'ordinanza,  i giudici hanno stabilito anche che non ci debbano essere limiti temporali ai nuovi sequestri fino al raggiungimento della somma frutto del reato.

Da parte della Lega, nessuna dichiarazione ufficiale. Ma sicuramente non mancheranno nelle prossime ore. I difensori della Lega, comunque, potrebbero ora impugnare la decisione, facendo ricorso, a loro volta, in Cassazione.