Se la Cina e l’Italia hanno adottato misure draconiane per arginare la diffusione del coronavirus, altre nazioni le ritengono troppo allarmistiche ed eccessive... tra queste il Regno Unito.

Il Governo britannico guidato dal Premier conservatore Boris Johnson ha deciso di non arginare il coronavirus allo scopo di ottenere quella che è stata definita come "immunità di gregge".

Scelta che ha fatto molto scalpore, perché l’immunità di gregge è molto pericolosa e incerta se non si conoscono in toto le caratteristiche del virus, tempi e modalità di contagio e, soprattutto, senza ancora avere un vaccino a cui poter ricorrere.

“More families, many more families are going to lose loved ones before their time” (Molte famiglie perderanno i loro cari prima del tempo) ha detto il premier Boris Johnson.

Il Governo, mettendo in atto la cosiddetta immunità di gregge, permetterebbe il possibile contagio fino al 60% della popolazione britannica e, secondo le stime più ottimistiche, i decessi potrebbero arrivare a sfiorare le 400mila unità.

Sempre secondo il Governo nel Regno Unito le persone già contagiate in circolazione potrebbero essere già circa 10mila. Dati preoccupanti che dovrebbero far scattare misure più restrittive e invece la vita quotidiana dei britannici continua come se il Coronavirus fosse una questione esclusivamente italiana!

Quando il Coronavirus esploderà nel Regno Unito, il rischio che il sistema sanitario pubblico britannico collassi è più che reale.

E pensare che la Repubblica Popolare Cinese (una dittatura in parte mascherata) ha utilizzato misure restrittive per cercare di salvare il maggior numero di vite dei suoi cittadini, evitando che il contagio dallo Hubei si allargasse al resto del Paese. Misure che hanno dato i frutti sperati.

Il Regno Unito (una democrazia) preferisce rischiare un’ecatombe tra i suoi cittadini pur di non ammettere il reale pericolo del Coronavirus.