L'ultima trovata di Matteo Salvini è la proposta di aumentare i contributi alle scuole cattoliche, come dire: una ne fa (magari giusta) e poi come per farsi perdonare fa la fesseria... e magari fosse solo una!

Ignaro del principio che se uno vuole mandare i figli alle scuole private (più costose) non fa altro che pagarsele, Salvini è all'evidente caccia dei "voti parrocchiali" e pertanto sbandiera quest'altro specchietto per le allodole che fa seguito agli agitamenti televisivi di rosari e crocifissi, e al ritorno anagrafico dell'indicazione di "padre e madre" e quindi, a seguire e di conseguenza, ai paletti a qualunque ipotesi di "stepchild adoption".

Siccome al profumo dei soldi non si resistere, e all'inchino ossequioso neppure, ecco che il clericume comincia ad agitare la coda, e quasi in contemporanea il Cardinale Scola se ne esce bello, bello, con una dichiarazione sui migranti: "L'Italia non può accoglierli tutti occorre che anche l' Europa faccia la sua parte!"

Come dire: i soldi ce li stai promettendo, cerca di mantenere la promessa perché, come vedi, noi ti stiamo dando una mano!

Un copione accuratamente preparato con indicati precisamente i tempi e i modi delle rispettive battute: una volta questo si chiamava teatro di varietà!