Indossare una divisa, da parte di Salvini, come avevo scritto qualche giorno fa, è un gesto politico: "Salvini vuole far credere ai suoi rabbiosi sostenitori che lui, grazie alla divisa, sia l'incarnazione dell'ordine e della sicurezza."
Lo ribadisce quest'oggi anche Roberto Saviano, tornando sull'argomento che aveva già sollevato e che, giustamente, non ritiene per nulla superfluo.
«Cosa significa per Salvini indossare la divisa della Polizia di Stato?
Che se io critico o contrasto il ministro degli Interni avrò la Polizia contro? Significa che la Polizia condivide le azioni politiche del ministro degli Interni? In questo caso ci sarebbe da temere la trasformazione della Polizia di Stato in un organismo politico.
A questo proposito vale la pena fare una precisazione che non è affatto scontata: la Polizia dipende dal Ministero degli Interni, non dal ministro, e non è questione di lana caprina. È esattamente per questo motivo che la Polizia ha un Capo della Polizia che non è il ministro degli Interni.
Il ministro degli Interni – come il Primo Ministro – quando indossa la divisa lo fa come gesto solidale che è accettabile esclusivamente in occasioni formali. Per esempio tutti i Presidenti, i Presidenti del Consiglio e i ministri quando vanno a trovare i soldati in missione allìestero indossano la divisa, perché quel giorno è un giorno da soldato.
Viceversa, il messaggio che chi indossa la divisa fuori contesto dà è un messaggio pericolosissimo per la democrazia, perché equivale a dire: la polizia è cosa mia. Ma lo Stato non è Matteo Salvini, lo Stato non è la Lega.
Questo, a Salvini, ogni tanto vale la pena ricordarlo.»
Che cosa ha risposto il diretto interessato, che ricopre gli incarichi istituzionali di vicepremier e ministro dell'Interno? Questo...