Così recita l'articolo 498 del Codice Penale: "Chiunque, fuori dei casi previsti dall'articolo 497-ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, ovvero indossa abusivamente in pubblico l'abito ecclesiastico, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929."

A chi si può riferire l'applicazione o meno di tale articolo? Ma sicuramente al ministro dell'Interno Matteo Salvini che, in qualità di capo del dicastero, ha pensato bene che gli fosse consentito indossare le divise dei corpi alle sue dirette dipendenze... e non solo quelli.

Così, a seconda dell'occasione in cui si mostra in pubblico, Salvini indossa la divisa che più ritiene opportuna: Aviazione, Marina, Esercito, Polizia, Vigili del Fuoco... sembra quasi che Salvini aspettasse un incarico di Governo per rifarsi il guardaroba.

Anche al Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco dell'Unione Sindacale di Base, la cosa non è passata inosservata, ricordando anche che "qualcuno sulla scia di questa moda securitaria si è spinto oltre, come quel sindacalista amante della Benemerita, che per salutare il ministro dell'Interno durante la celebrazione di Santa Barbara, è arrivato in chiesa armato!"

E i VVF dell'USB si sono chiesti: "Perché tanta voglia di indossare divise se poi non le si onorano con atti tangibili?"

Infatti, nell'ultima legge di bilancio per loro niente aumenti e un contratto che non ha nulla di normativo.

"Niente Inail, stipendi da fame, previdenza disastrosa, mezzi circolanti da rottamare, attrezzatura più che scaduta, carichi di lavoro che aumentano, così come le emergenze che ci vedono coinvolti. Insomma, immagine per loro tanta, sostanza per noi zero."

Pertanto, per contribuire a far cassa e recuperare dei fondi all'USB hanno avuto questa idea: "Moltiplichiamo le apparizioni abusive di Salvini in divisa per il massimo della sanzione pecuniaria prevista dall'articolo 498 CP. Ce ne sarebbe per tutto il comparto e avanzerebbe anche qualcosa per iniziare a rimborsare il popolo italiano dei 49 milioni fatti sparire dalla Lega."


Ma i sindacalisti dell'USB non sono i primi a protestare, come testimonia un episodio dell'agosto 2016 (il "vizietto" di Salvini risale anche ad anni passati, seppure non con la sistematicità attuale), condannato dal segretario del Silp-Cgil Daniele Tissone, da Lorena La Spina dell'Anfp e da Roberto Traverso del Siap, che si erano indignati perché il segretario della Lega invocava una sorta di pulizia etnica indossando una maglietta della Polizia.

Infatti durante un comizio ad una festa leghista, con in dosso una polo della Polizia, Salvini disse: «Quando andremo al Governo Polizia e Carabinieri avranno mano libera per ripulire le città...», aggiungendo che bisognava caricare «i clandestini e le zecche su un pullman per metterli a duecento chilometri in mezzo al bosco... così ci mettono un po' a tornare.»


In ogni caso, non è neppure detto che Salvini possa essere multato. Infatti, una sentenza del 2012 della Corte di Cassazione specifica che per applicare la sanzione pecuniaria serve anche la falsa attribuzione della "qualifica di pubblico funzionario", perché l'articolo 489 "tutela la pubblica fede che può essere tratta in inganno da false apparenze."

In pratica, se un cittadino qualunque indossasse una qualsiasi divisa, implicitamente potrebbe essere ritenuto responsabile di voler ingannare qualcuno... al di là che lo faccia oppure no. Questo perché nessuno lo conosce. Pertanto in quel caso la multa sarebbe applicabile.

Nel caso di Salvini, invece, tutti sanno che fa il ministro, pertanto sarebbe comunque evidente che non potrebbe esercitare, ad esempio, la funzione di poliziotto o vigile del fuoco. Quindi non ci sarebbe usurpazione di un titolo. Ma è solo un'ipotesi.

In ogni caso, il succo della questione è l'opportunità politica del gesto. Salvini vuole far credere ai suoi rabbiosi sostenitori che lui, grazie alla divisa, sia l'incarnazione dell'ordine e della sicurezza. E questo non dovrebbe essere considerato un modo per raggirare la buonafede dei molti sprovveduti?


Sull'argomento, il diretto interessato risponde in questo modo: "Per me ricevere in dono e indossare giacche e distintivi delle Forze dell'Ordine è un ORGOGLIO!
Un riconoscimento del lavoro di questi mesi e del pieno sostegno a chi indossa una divisa."