La cittadella fortificata entrerà a far parte del patrimonio della Regione siciliana: lo ha comunicato il Vicepresidente dell’esecutivo regionale Gaetano Armao al Sindaco Pippo Midili.
“Abbiamo completato il negoziato con lo Stato per il trasferimento alla Regione del Castello e di altri immobili presenti all’interno di quell’area. Regione e Comune di Milazzo potranno dunque avviare tutte le iniziative per valorizzare questo bene, che è monumento nazionale attraverso una progettualità, che passa non solo dalla Finanza regionale, ma anche dai fondi strutturali e dalle risorse previste nel PNRR: insomma la possibilità di operare una svolta per rilanciare non solo il bene, ma ritengo l’intera città di Milazzo”.
Armao ha poi aggiunto che “l’orgoglio di essere i depositari di tanta ricchezza deve essere accompagnato dalla grande responsabilità, che ne deriva nel custodirla, mantenerla e valorizzarla. Oggi l’offerta culturale siciliana rimane variegata e di grande impatto, nonostante si renda essenziale migliorare la governance integrata tra i vari rami dell’amministrazione, che possa contestualmente portare ad una maggiore valorizzazione del patrimonio culturale e promuovere il turismo, così da rafforzare la capacità attrattiva del territorio e del brand Sicilia. Una attenta progettualità può facilitare la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico magari anche consentendo l’introduzione di innovativi standard di fruizione finalizzati al miglioramento del contesto sociale ed economico del territorio”.
“Una straordinaria notizia. – ha affermato da parte sua Midili – Entrare a far parte del patrimonio della Regione è motivo di orgoglio per tutti noi, conoscendo anche cosa ha rappresentato nella storia della Sicilia il Castello di Milazzo. Si apre un percorso nuovo e ritengo più diretto per dar corso a quella progettualità, che migliori l’offerta culturale del nostro bene che con i suoi 7 ettari di superficie rappresenta la cittadella fortificata più grande di Sicilia ed è uno dei complessi fortificati più significativi d’Europa, una risorsa per troppo tempo sottovalutata che invece deve diventare volano della nostra economia”.