Giovedì mattina, il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino è intervenuto per essere audito dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, sugli emendamenti del governo al decreto PA su scudo erariale e controllo concomitante. 

Per quanto riguarda il controllo concomitante in relazione al Pnrr, Carlino ha detto che

"[la Corte dei Conti] rileva che è nella discrezionalità del legislatore determinare le modalità di svolgimento dei controlli e che in realtà ha già ulteriori possibilità di intervento sui progetti del Pnrr attraverso le altre metodologie di controllo, come quello ordinario e il referto al Parlamento previsto per la relazione semestrale. Nel momento in cui ci è stato affidato questo controllo ci siamo attrezzati per svolgere al meglio questo compito con notevole impegno, anche di risorse umane. Esprimiamo la contrarietà - ha poi proseguito - ad entrambi gli emendamenti, ma rimettendoci, per quanto riguarda al controllo concomitante, alla volontà del legislatore. ...Non credo si possa parlare di un bavaglio alla Corte. Abbiamo presentato diversi rapporti semestrali sulla spesa pubblica. Dobbiamo considerare che finora l'attività posta in essere dalle amministrazioni è stata finalizzata all'attuazione delle riforme. ...I progetti stanno partendo adesso, la vera e propria rilevazione dell'entità della spesa pubblica potrà avvenire in un momento successivo a questo. Noi abbiamo rilevato quali obiettivi sono stati finora realizzati. Si è detto che la Corte avrebbe sottostimato le spese finora sostenute, ma tutto quello che emerge proviene dalla banca dati Regis ed è quello che viene valutato dalla Corte".



Crediti immagine: Corte dei Conti