Il leader supremo della rivoluzione islamica, l'ayatollah Seyyed Ali Khamenei, questo lunedì intervenendo alla cerimonia di consegna dei diplomi dei cadetti, ha detto di avere il cuore spezzato anche per la morte della ragazza di 22 anni mentre era sotto la custodia della polizia, ma che la giusta reazione all'incidente non avrebbe dovuto essere la violazione della sicurezza pubblica.L'ayatollah Khamenei ha ricordato che la morta della giovane è stata un triste incidente:"Anche noi avevamo il cuore spezzato. Ma la reazione a questo incidente, mentre nessuna indagine è stata condotta e nulla è stato ancora accertato, non avrebbe dovuto essere questa, dove  alcune persone rendono le strade insicure, fanno sentire le persone insicure, danneggiano la sicurezza, bruciano il Corano, tolgono l'hijab, danno fuoco alle moschee, alle banche e alle auto".Una tale reazione a un triste incidente non dovrebbe portare a tali conseguenze. Queste proteste non sono normali. La rivolta è stata pianificata in anticipo, ha detto il Leader Supremo che ha anche aggiunto che se la morte della giovane non fosse avvenuta, sarebbe stato inventato un altro pretesto per creare il caos nel Paese a fine settembre.L'ayatollah Khamenei ha affermato che questi disordini erano stati pianificati dagli Stati Uniti, dal regime sionista e dai loro mercenari, insieme ad alcuni traditori iraniani residenti all'estero, che li hanno aiutati.La simpatia degli americani per la morte di una ragazza è falsa e sono felici solo di aver avuto un pretesto per creare il caos, ha detto ayatollah Khamenei, per aggiungere poi che la magistratura iraniana ha promesso di andare fino in fondo sul caso della morte di Mahsa Amini, per accertare che cosa sia realmente accaduto.Altri paesi non possono sopportare i progressi dell'Iran verso il potere multidimensionale (???, ndr) e la sua capacità di neutralizzare le sanzioni e creano il caos per fermarne lo sviluppo, coinvolgendo le autorità che lo guidano.

Questo è quanto ha riportato oggi l'Irna, l'agenzia di stampa della Repubblica iraniana, in relazione alla protesta nata in tutto il Paese a seguito dell'assassinio di Mahsa Amini da parte della polizia morale iraniana.


E sempre in relazione al caos che regna in Iran è di oggi la notizia che una ragazza italiana, Alessia Piperno, è stata arrestata a Teheran mentre festeggiava il suo compleanno insieme ad alcuni amici.

"Siamo molto preoccupati", ha detto all'Ansa il padre della ragazza. "La situazione purtroppo non è delle migliori. Siamo in contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina che ha attivato tutte le procedure del caso. Dopo la telefonata dal carcere di ieri da parte di Alessia non abbiamo più avuto altre notizie, non l'abbiamo più sentita".

L'Ambasciata italiana a Teheran, in  coordinamento con la Farnesina, sta seguendo la vicenda di Alessia Piperno, il cui arresto è avvenuto il 28 settembre da parte della polizia iraniana, cercando innanzitutto di capirne il motivo.