Il giornalista Paolo Fabrizio Signorelli, classe 1986, dal 2021 si "butta" in politica e dopo aver fatto da capo ufficio stampa per il candidato sindaco di Roma Enrico Michetti da giugno a settembre, viene  successivamente inglobato nell'ufficio stampa di Francesco Lollobrigida, al tempo capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, dove rimane fino al 2022. Di seguito, Signorelli diventa portavoce di Tommaso Foti, quando sostituisce Lollobrigida come capogruppo di Fratelli d'Italia a Montecitorio. 

Ma l'attaccamento di Signorelli al cognato di Giorgia Meloni è tale che il 26 febbraio di quest'anno, con il DM N.93024, diventa capo Ufficio stampa dell'attuale ministro dell'Agricoltura.

Perché dare tanta importanza ad un portavoce?

Perché alla vigilia del voto alle europee, Repubblica ha riportato il contenuto delle chat che l'attuale capo dell'Ufficio stampa di Francesco Lollobrigida teneva con Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik. Sono chat emerse dall'inchiesta sull'omicidio di Piscitelli, assassinato a Roma nei pressi del Parco degli Acquedotti  il 7 agosto 2019. Piscitelli, oltre ad essere il capo di un gruppo ultras della tifoseria laziale, era una figura di rilievo nel traffico di droga della capitale, vicino a Michele Senese e Massimo Carminati.

Che cosa si dicevano Signorelli e Diabolik all'inizio del 2019, periodo cui le chat fanno riferimento?

Signorelli, oltre a dichiararsi felice per la notizia dell'assoluzione di Elvis Demce, boss albanese della malavita capitolina prosciolto dall'accusa di omicidio, se la prende con gli ebrei ed esalta i terroristi fascisti che hanno insanguinato la storia d'Italia a partire dalla fine degli anni '60. 

Queste alcune delle sue affermazioni:

EBREI
"Mica è colpa nostra se i romanisti sono ebrei", annota Diabolik in un vocale.
"Tutti ebrei", replica Signorelli. E ancora: "Mort... loro e degli ebrei", rispondendo ad un articolo postato da Piscitelli sui soldati tedeschi morti nei campi di prigionia alleati durante la Seconda guerra mondiale.
"Quell'ebreo di Gad Lerner...", scrive Piscitelli in relazione ad una presa di posizione di Lerner in relazione alla morte di un tifoso a San Siro nel 2018.
E Signorelli: "Cos'ha detto quel porco?"

FASCISTI
"Onore a loro" scrive Signorelli parlando di Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti.

PAGANESIMO
Diabolik ricorda a Signorelli che "i fascisti e i nazisti sono pagani".
Così risponde Signorelli: "A me lo dici? Io festeggio il solstizio, viva il paganesimo".
E Piscitelli: "Evviva, dobbiamo spingerlo".
"Nonno - dice ancora il portavoce di Lollobrigida - era pagano convinto. Mia zia si è sposata due mesi fa con rito pagano. Bellissimo. Tutte poesie e riti vari, incensi, cerchi magici, fuoco, rivolti al sole. È stato bello. Sulla cima del monte Soratte (il monte dove Mussolini costruì il suo bunker) tutti là siamo andati. Ci stava pure il Ciavarda (Ciavardini, NAR)... si è divertito, anche se lui è molto cattolico".
"Le brucerei le chiese", commenta Piscitelli.
"I preti, i peggio", risponde Signorelli.

Il Paolo Fabrizio Signorelli che nel 2019 conversava con un criminale esaltando dei terroristi fascisti e prendendosela con gli ebrei è lo stesso che cura i rapporti con il sistema e gli organi di informazione nazionali ed internazionali e gestisce i profili social ufficiali del ministro di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrigida, cognato della premier Giorgia Meloni in quanto marito della sorella Arianna che, da qualche mese, ha le chiavi del partito.

E dopo che Repubblica e il resto del mondo dell'informazione ha ripreso le sue passate esternazioni, ecco che cosa ha scritto Signorelli:

"Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall'incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida".

E il cognato d'Italia, Francesco Lollobrigida, non poteva far finta di niente. Questa la sua dichiarazione:

"Paolo Signorelli mi ha comunicato la sua volontà di rimettere l'incarico di capo ufficio stampa con effetto immediato in attesa di chiarire le affermazioni riportate dal quotidiano La Repubblica e delle quali ovviamente non ero a conoscenza. Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto". 

Come si possa smentire ciò che è stato scritto e detto è incomprensibile, ma di questi tempi non dobbiamo più stupirci di nulla. Caso mai, sono ridicoli coloro che si stupiranno di tali dichiarazioni, quando si sa  - da tempo - che la "terra di mezzo" in cui navigano i (post) fascisti è quella roba là e a quella si richiamano... quando credono che nessuno li veda o li senta!

Lo ha scritto sul proprio profilo social anche uno che di sinistra non è di certo, come Mario Adinolfi, nel commentare la notizia: 
 
"ORA BASTA, LOLLOBRIGIDA.L'attrazione perversa per i terroristi di destra che risiede nel cuore di parlamentari importanti di Fratelli d'Italia, anche del cerchio magico di “Giorgia”, l'ho vissuta sulla mia pelle quando uscì Storia del Terrorismo in Italia e uno di loro mi contestò con volgarità in un bar davanti a decine di testimoni le pagine che avevo scritto su Giusva Fioravanti e Francesca Mambro. Mi sembrò un gesto non solo inelegante ma anche assai imprudente. Ora escono le chat del portavoce del ministro Lollobrigida, Paolo Signorelli, con il defunto criminale noto come Diabolik poco prima che fosse ammazzato: un miscuglio orrendo di insulti antisemiti, esultanze per assoluzioni di dominatori dello spaccio di coca a Roma in un processo per omicidio, devozione per i terroristi neri assassini, inni al paganesimo anticattolico e nazifascista. Sarebbe molto grave se il presidente del Consiglio consentisse al cognato di scaricare Signorelli fingendo di non conoscerne frequentazioni e ignobili fascinazioni ideologiche. Stavolta il marito di Arianna Meloni, fonte di continuo imbarazzo per il governo da inizio legislatura, deve immediatamente dimettersi altrimenti il governo e il suo capo perderebbero credibilità. Solo un'azione rapida e decisa salverà “Giorgia”. Mi è chiaro che le chat di Signorelli sono state fatte uscire a orologeria alla vigilia delle elezioni, ma sono così gravi che vittimismi e tentennamenti non sono consentiti. In qualsiasi Paese europeo quei documenti porterebbero alle dimissioni immediate del ministro e deve accadere anche in Italia".

Questa la nota dei deputati del PD:

"Dal portavoce di Lollobrigida, Paolo Signorelli, in una chat whatsapp con Fabrizio Piscitelli (in arte “Diabolik”, ucciso a Roma in un parco pubblico in pieno giorno il 7 agosto 2019), frasi antisemite gravissime, elogi al nazismo e al fascismo, congratulazioni per le assoluzioni di noti narcotrafficanti.Dai giornali apprendiamo come Signorelli sia un uomo ben inserito dentro Fratelli d'Italia. Oltre alla sua cacciata ci aspettiamo una presa di parola pubblica e netta da parte di Meloni e Lollobrigida. Devono spiegare perché una persona con queste frequentazioni da anni lavori nella comunicazione del primo partito di Governo, nelle campagne elettorali e abbia fatto così carriera da arrivare al Ministero.Si è “autosospeso”, ma non significa assolutamente niente. Vogliamo le dimissioni ufficiali o la rimozione. Una persona che dice cose come “quell'ebreo di Gad Lerner.. Cos'ha detto quel porco?”, “mortacci loro e degli ebrei”, “fascisti e nazisti sono tutti pagani” (gli diceva Piscitelli) e lui rispondeva “a me lo dici? Viva il paganesimo”, e via discorrendo, non può rimanere un secondo di più dentro le istituzioni".

La credibilità internazionale di Meloni, adesso, può dirsi essere confermata da Lollobrigida, Signorelli, Piscitelli, Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti?

Adesso è tutto chiaro. Chiunque voglia trasformare l'Europa in un continente nazifascista, il sogno di Hitler e Mussolini, sa per chi votare alle elezioni europee.