L'Italia si è impegnata a presentare alla Commissione Ue un aggiornamento dei suoi piani per il PNRR entro luglio 2023, per tener conto dell'evoluzione della situazione economica e delle recenti raccomandazioni formulate dalla Commissione stessa.

Questo è quanto avrebbe detto giovedì il sottosegretario al Tesoro, Federico Freni, in una dichiarazione a Repubblica.

Il governo Meloni, con l'Italia principale beneficiario dei 724 miliardi di euro del fondo per la ripresa post-pandemica dell'Ue, sta avendo seri problemi per raggiungere gli obiettivi fissati da Bruxelles ed è in ritardo con l'attuazione dei progetti presentati, tanto che mercoledì la Commissione europea ha espresso preoccupazione per i ritardi, invitando il nostro Paese ad agire rapidamente. Il programma di finanziamento, non bisogna dimenticarlo, scade nel 2026.

Ancora bloccata, al momento, la terza tranche di finanziamento da 19 miliardi di euro, congelata dall'Ue in attesa di chiarimenti su alcuni impegni - vedi ad esempio le concessioni balneari - su cui l'esecutivo non ha ancora un piano per adeguarsi alla normativa europea.

In relazione alle dichiarazioni di Fitto dei giorni scorsi, il sottosegretario Freni ha precisato che il piano del PNRR non sarà "ribaltato", ma "ottimizzato", parlando della necessità di adeguare gli obiettivi tenendo conto dell'impatto della guerra in Ucraina e del mutato scenario economico.

Queste le dichiarazioni al riguardo  vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, riportate dal Corriere:

"Vediamo alcuni rischi in alcuni Stati membri ed è per questo che chiediamo di accelerare l'attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza. È importante impegnarsi e assicurarsi che i Pnrr siano attuati correttamente, perché c'è la scadenza della fine del 2026. E direi che è molto improbabile che questa scadenza venga prorogata, perché richiederà una decisione unanime degli Stati membri che coinvolgerebbe nella maggior parte dei casi, in quasi tutti i casi, una procedura parlamentare. Quindi è qualcosa che sarebbe molto difficile. Pertanto, il nostro messaggio agli Stati membri è di concentrarsi sull'attuazione dei piani e non su una sorta di estensione delle scadenze.L'Italia ha già ricevuto due pagamenti e stiamo verificando la richiesta della terza tranche. È importante che l'attuazione continui e che non ci siano ritardi. Nelle nostre raccomandazioni spieghiamo che è importante rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, per consentire un'attuazione continua, rapida e costante del Pnrr. È importante per l'Italia presentarci il piano rivisto con il capitolo RePowerEu per assicurarne l'attuazione, senza abbassare l'ambizione complessiva del piano e senza rallentarne l'attuazione".