“I recenti episodi di cronaca mi hanno letteralmente sconvolta e gettata in una profonda crisi, sono terrorizzata, adesso tutte quelle persone che vendono momenti magici e regalano attimi d’amore ai clienti che non li trovano altrove, stanno vivendo con ansia e paura. Il serial killer di Roma, che ha ucciso tre escort in una sola giornata, ha riportato alla luce un problema che le donne, gli uomini e le trans che lavorano per strada, nelle case o negli alberghi, affrontano quotidianamente: il timore di perdere la vita per mano di clienti psicopatici, violenti o disturbati mentalmente.
Ormai si ha paura di svolgere il mestiere più antico del mondo, incontri un estraneo, ti devi fidare di lui senza conoscerlo e queste persone possono nascondere lati oscuri del proprio carattere. Stiamo tornando ai tempi del Medioevo, con la caccia alle streghe, ma forse molti non sanno che le operatrici del sesso mettono in gioco il propio corpo per la sopravvivere, per mangiare, pagare le spese, siamo immersi in una profonda crisi e le difficoltà si notano soprattutto in questo settore, le escort non sono tutelate da nessuno, tutti lavorano per il futuro, ma non si vedono spiragli, oggi si deve aver paura di ricevere clienti in casa, anni fa si lavorava per strada, ma quest’abitudine è stata quasi distrutta, le leggi non sono dalla nostra parte.
Pur essendo impaurite, ci sono dei momenti in cui si è costretti a fare questo tipo di lavoro, ci sono tanti e tante che lo dicono, ma moltissimi e moltissime lo tengono nascosto, hanno vergogna, ma sono sempre più frequenti i casi di vedove o separate, che non trovano lavoro e non sanno come sfamare i propri figli, non voglio aggiungere altro, ma confidiamo nella giustizia, bisogna prendere questo pazzo e tutelare chi vende e offre sesso” – sostiene Stefania Zambrano, attrice di teatro e di cinema, fortemente impegnata nel sociale, icona del movimento Lgbtqi italiano (gay, lesbiche, trans, queer e gender non conforming e intersessuali).