E' una piccola bara bianca, e dentro, per l'ultimo saluto, la piccola Giulia, morta sotto le macerie.

11 anni solamente, e pare che sia stata proprio lei, facendole scudo con il proprio corpo, a salvare la vita della sorellina più piccola di soli 4 anni, Giorgia, estratta dopo 15 ore: uno di quei piccoli miracoli che accadono in questi tragici eventi. E che ridà forza e speranza a chi non smette di scavare.

E sulla bara, una lettera, firmata semplicemente Andrea - probabilmente uno dei soccorritori, di lui si sa soltanto che arriva da L'Aquila, e porta sulle spalle una tragedia simile.

Poche parole, semplici, in cui sta dentro tutta una storia, di chi sente il cuore lacerato per avere fallito, per non essere riuscito a salvare una vita. Quella vita.

"Ciao piccola, ho solo dato una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie. Scusa se siamo arrivati tardi, purtroppo avevi già smesso di respirare, ma voglio che tu sappia da lassù che abbiamo fatto tutto il possibile per tirarvi fuori da lì. Quando tornerò a casa mia a L'Aquila saprò che c'è un angelo che mi guarda dal cielo e di notte sarai una stella luminosa. ciao giulia, anche se non mi hai conosciuto ti voglio bene"