La Camera dei Rappresentanti adotta il “Illegitimate Court Counteraction Act” (H.R. 23): Una difesa contro le accuse dell'ICC verso Israele
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti giovedì ha approvato l' "Illegitimate Court Counteraction Act" (H.R. 23), un atto legislativo che introduce sanzioni contro individui stranieri collegati ad azioni giudiziarie della Corte Penale Internazionale (CPI) nei confronti degli Stati Uniti e delle nazioni considerate alleate, che non abbiano sottoscritto lo Statuto di Roma.
Questo provvedimento è stato redatto ad esclusivo uso e consumo di Israele, su "ordine" dell'AIPAC, lobby ebraica che controlla i 2/3 del Congresso, supportando finanziariamente l'elezione di membri pro-Israele, indifferentemente repubblicani o democratici, sia alla Camera che al Senato.
"La decisione della Corte Penale Internazionale di emettere mandati di arresto contro il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex Ministro della Difesa Yoav Gallant a novembre per presunti crimini di guerra ha sollevato forti critiche", secondo il giudizio dell'AIPAC. "Questa azione si colloca in un momento delicato per Israele, impegnato in una battaglia contro l'aggressione di Hamas e i suoi alleati sostenuti dall'Iran, a seguito del devastante attacco del 7 ottobre. L'ICC, nel prendere di mira per la prima volta un Paese democratico, rischia di stabilire un precedente che potrebbe compromettere anche altre nazioni con sistemi giudiziari solidi, inclusi gli Stati Uniti".
La legge H.R. 23 contiene diverse disposizioni volte a contrastare le azioni dell'ICC:
Condanna delle azioni dell'ICC
La legge definisce le iniziative dell'ICC come illegittime e pericolose, evidenziando il rischio per gli Stati Uniti, Israele e gli altri alleati che non riconoscono la giurisdizione della Corte.
Imposizione di sanzioni specifiche
Il presidente degli Stati Uniti è obbligato a imporre sanzioni contro individui che collaborano o assistono l'ICC nei suoi tentativi di perseguire “persone protette” – ossia cittadini o ufficiali israeliani.
Sanzioni mirate
Le sanzioni, applicabili solo a chi ha partecipato attivamente o sostenuto materialmente le indagini, includono:
- Congelamento dei beni
- Divieto di rilascio di visti per gli Stati Uniti, esteso anche ai familiari prossimi degli individui sanzionati.
Flessibilità presidenziale
L'H.R. 23 consente al presidente di derogare alle sanzioni in casi specifici, se tali deroghe sono ritenute essenziali per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Implicazioni strategiche
Questa legislazione ribadisce il fermo impegno degli Stati Uniti nel proteggere Israele e altre nazioni alleate da azioni giudiziarie che potrebbero minare la sua legittimità internazionale. Inoltre, rafforza un messaggio politico chiaro: le istituzioni internazionali non devono abusare della loro giurisdizione per colpire nazioni democratiche, minacciando la sovranità dei loro sistemi giudiziari.
La legge, ritagliata ad uso e consumo dello Stato ebraico, per poter essere applicata dovrà essere approvata anche al Senato. Da notare che molti degli attuali membri del Congresso esultarono ed applaudirono la CPI e il suo operato per il mandato di arresto emesso nei confronti di Vladimir Putin per i crimini commessi dalla Russia nell'invasione dell'Ucraina.