Il voto sulla piattaforma Rousseau, che viene definita "sistema operativo" del Movimento 5 Stelle, è terminato alle 18. Nonostante il voto elettronico, per conoscere il risultato del sondaggio tra gli iscritti al Movimento e sapere se fossero o meno favorevoli a far nascere un governo in cui fossero alleati con il Partito Democratico sono stati necessari ben 90 minuti.

A votare sono stati oltre 73mila iscritti, secondo quanto dichiarato da Enrica Sabatini, uno dei soci dell'associazione Rousseau, che ha poi aggiunto: «Siamo felicissimi ed orgogliosi: è una giornata importante per Rousseau, per il M5s e per tutti coloro che vogliono mettere al centro i cittadini».

Da stabilire, però, se al centro ci sia anche il rispetto della democrazia, quella parlamentare, e di conseguenza, anche il rispetto della Costituzione. Due fattori non del tutto irrilevanti e su cui i 5 Stelle non sono in grado di fornire spiegazioni, perlomeno credibili. Inoltre, persino il sistema di voto, notaio o non notaio, non garantisce in alcun modo che l'esito non sia manipolabile o manipolato.

Se volessero essere inattaccabili almeno sotto questo aspetto, coloro che gestiscono la cosiddetta piattaforma dovrebbero far ricorso  ad un sistema di voto tramite blockchain, di cui Davide Casaleggio si riempie la bocca spesso e volentieri, ma che finora si è ben guardato dall'utilizzare.

Ma qual è stato il risultato del voto? Che gli iscritti al Movimento si sono espressi per il sì a larga maggioranza: il 79% di coloro che hanno votato ha detto di essere favorevole ad un Governo con il Partito Democratico.

Questo l'annuncio del risultato da parte del capo politico Luigi Di Maio:


Naturalmente, insoddisfazione è stata espressa da parte della Lega e rappresentata in questo modo sui social:


Per quanto riguarda la composizione del nuovo esecutivo, da segnalare che, nelle ultime ore, mentre si rincorrono le voci sulla squadra dei ministri che faranno parte del nuovo Governo, si è sfilato dalla "competizione" Andrea Orlando, vicesegretario Pd, che ha giustificato il suo rifiuto con la richiesta di discontinuità indicata da Zingaretti e la conseguente necessità di una forte innovazione nella compagine del Pd, oltre all'importanza da lui data nel voler proseguire il suo ruolo nel processo di rinnovamento del partito.

Questa la nota di risposta con cui Zingaretti ha ringraziato Orlando: «Ringrazio Andrea Orlando per il suo gesto di grande generosità legato ai due temi delicatissimi del nostro presente e del nostro futuro. La scelta del Governo aprirà nella politica italiana una fase del tutto nuova e tutta da scrivere. Importantissima, che sosterremo con tutte le nostre forze ma, come Andrea ha detto bene, non vogliamo e non possiamo limitare la nostra azione solo nell'impegno di Governo».