Il sito della Diocesi di Novara (link) ha pubblicato  un  ricordo di padre Giancarlo Julita, oblato e rettore del santiario di Re, che delinea la figura del servo di Dio mons. Francesco Fasola,  nel centesimo anniversario dell’ordinazione presbiterale . Nella pagina web è stata inserita anche  una breve scheda biografica del servo di Dio.

Francesco Fasola. Il ricordo
Il 26 giugno 1921 il Vescovo di Novara Giuseppe Gamba, nella Chiesa Cattedrale, ordinava sacerdote un giovane originario di Maggiora: Francesco Fasola. Sono passati 100 anni e noi rendiamo grazie al Signore per questo sacerdote che è stato per 67 anni araldo coraggioso e fervoroso della Parola che salva e dispensatore dei sacri misteri. Il cammino sacerdotale, incominciato a Galliate, ha attraversato tutta la Diocesi di Novara – predicatore “volante” – per poi svilupparsi nelle Diocesi di Agrigento, Caltagirone, Messina. Questa luminosa giornata sacerdotale si chiuse a Novara il 1° luglio 1988. Il sottoscritto ricorda con quanto fervore celebrava quotidianamente la Messa nel suo studio, avendo problemi di deambulazione, e ai giovani sacerdoti ricordava la massima: Celebro questa Messa come se fosse la Prima, l’Unica, l’Ultima. E quanto insegnava lo visse fino all’ultimo giorno!

Dal cielo interceda per tutti i sacerdoti perché siano fervorosi fino all’ultimo respiro. (di Padre Giancarlo Julita)

Il profilo biografico
Mons. Francesco Fasola naque a Maggiora, il 23 febbraio 1898. Venne avviato dapprima al seminario dell’isola di San Giulio, nel lago d’Orta, e poi in quello di San Carlo in Arona, dove incontrò, come padre spirituale, il venerabile don Silvio Gallotti. Ricevette il diaconato a Novara, il 26 maggio 1921 dal vescovo diocesano mons. Gamba, e il 26 giugno successivo fu ordinato presbitero nella cappella privata dell’Episcopio di Novara.
Giovane sacerdote, fu destinato a Galliate, dove si occupò in maniera particolare dei giovani. Entrò poi a far parte dell’associazione degli Oblati dei Santi Gaudenzio e Carlo. Il suo primo impegno fu, per alcuni anni, quello di assistente diocesano di Azione Cattolica.
Nel 1942 fu nominato rettore del santuario di Varallo. Fu richiamato a Novara, nel 1946, con l’ufficio di pro-vicario generale della diocesi stessa.
Nel 1954, all’età di 56 anni fu nominato vescovo coadiutore dell’anziano vescovo di Agrigento, Giovanni Battista Peruzzo. Così l’8 marzo 1954 fu eletto vescovo titolare di Vartana e vescovo coadiutore Sedi datus del vescovo di Agrigento, e il 2 maggio dello stesso anno venne consacrato vescovo a Novara. Esercitò il suo ministero pastorale nella diocesi di Agrigento per sette anni.
Il 22 ottobre 1960 venne eletto vescovo di Caltagirone da papa Giovanni XXIII e il 21 gennaio 1961 prese canonico possesso della diocesi.
Il 25 giugno 1963, essendosi dimesso il venerando arcivescovo di Messina Angelo Paino, fu nominato da papa Paolo VI alla sede metropolitana di Messina, assumendo il titolo annesso di Archimandrita del SS. Salvatore.
Raggiungendo nel 1973 l’età di 75 anni, presentò al papa la richiesta di dimissioni dal governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età. Esse vennero respinte, nonostante l’annuale rinnovazione, fino al 1976 quando venne nominato come suo Coadiutore l’arcivescovo Ignazio Cannavò. Il 3 giugno 1977, in occasione del Solenne Pontificale in onore della Madonna della Lettera, affidò il pastorale al suo successore, Ignazio Cannavò, che da quel momento prese canonico possesso dell’Arcidiocesi. Il 16 luglio dello stesso anno lasciò Messina.
Tornò quindi al santuario del Sacro Monte di Varallo, di cui era stato rettore. A causa del peggiorarsi della propria salute fu costretto a trasferirsi a Novara, presso la Casa degli Oblati. Il 26 giugno 1988 celebrò l’eucarestia in occasione del suo 67º anniversario di ordinazione presbiterale. Morì il 1º luglio 1988, all’età di 90 anni. Le sue spoglie riposano nella Basilica Cattedrale di Messina.
La diocesi siciliana ha aperto la causa di Beatificazione e Canonizzazione. Per questo motivo gli spetta il titolo di Servo di Dio.

Fonte: diocesinovara.it