«Se vuole istituzionalizzarsi in modo definitivo, Salvini deve fare una scelta precisa. Capisco la gratitudine verso la Le Pen, che dieci anni fa lo accolse nel suo gruppo. Ma l'alleanza con l'Afd non ha una ragione. ... [La svolta europeista di Salvini] è un'incompiuta. Ha certamente cambiato linguaggio. Ma qualche volta dice alcune cose e ne fa altre. Può fare cose decisive e non le fa. ... Io non ho bisogno di un nuovo posto. Voglio portare la Lega in un altro posto [PPE]. ... Stiamo lavorando per un grande gruppo che metta insieme il centrodestra in Europa. Non è nessun vecchio gruppo».
Questo è quanto aveva dichiarato ieri il numero due della Lega, il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti, di fatto aprendo una crisi all'interno del partito.
Oggi gli è indirettamente arrivata la risposta del numero uno della Lega, Matteo Salvini che, come riportano fonti dell'Europarlamento, ha partecipato a una videoconferenza con il premier polacco, Mateusz Morawiecki, e il premier ungherese, Viktor Orban... non proprio due esempi di conservatorismo liberale.
Di cosa ha discusso con loro il segretario della Lega? Della creazione di un nuovo gruppo politico europeo composto da Lega, Fidesz e PiS (il partito Morawiecki), tre partiti che hanno tre collocazioni diverse: Identità e Democrazia la Lega, Ecr (lo stesso gruppo di Fratelli d'Italia) il PiS, mentre Fidesz – dopo l'espuolsione dal Ppe – è tra i non iscritti.
Altro che PPE!