L'Inter va avanti a multipli di quattro. Tanti sono, per la quarta partita consecutiva in Serie A, i gol rifilati all'Atalanta, che esce malconcia da San Siro. La Dea parte bene, col gol annullato a De Ketelaere, poi c'è solo la squadra di Simone Inzaghi.
La replica dei padroni di casa è affidata a una conclusione potente ma imprecisa di Asllani da fuori e a un altro gol non convalidato, in questo caso per l'evidente posizione di fuorigioco di Barella sul lancio di Bastoni. Il terzo gol è quello buono: Lautaro tira via i difensori orobici e infila per Mkhitaryan. Carnesecchi in uscita bassa anticipa l'armeno ma lascia lì il pallone: Darmian - che pochi minuti dopo si divorerà il raddoppio - non se lo fa ripetere due volte. Nel finale, sale in cattedra ancora Lautaro: prima scheggia la traversa dal limite, in pieno recupero apre il mancino e c'entra il sette dalla lunetta. Finisce 2-0 un primo tempo ricco di emozioni.
A inizio ripresa arriva uno dei controlli VAR più lunghi di cui s'abbia memoria, quasi sei minuti: Dimarco crossa e la palla sembra uscita, Hateboer devia col braccio il cross di Dumfries. Per capire se la sfera abbia superato o meno la linea di fondo serve tanto tempo, alla fine Colombo indica il dischetto: Lautaro sbaglia, Dimarco sulla ribattuta no. Il tris butta la Dea fuori dal campo di San Siro, da lì in poi c'è davvero solo l'Inter: fin troppo facile il 4-0, segnato da Frattesi che, appena entrato, è costretto anche al cambio per un problema muscolare.