Secondo quanto riporta Meduza, molti dei riservisti della Buriazia, paese al confine con la Mongolia, sono stati prelevati dagli appartamenti in cui vivono già nelle primissime ore della mattina e dai loro letti sono passati direttamente nei centri di addestramento, da cui poi saranno destinati in Ucraina.

Ma loro non sembrano per nulla scontenti di esser stati richiamati per andare a combattere in Donbass o a Kherson, tutt'altro... inoltre se lo aspettavano o forse lo speravano. L'esercito ucraino accusa i buriazi di essere i più violenti tra coloro che fanno parte dell'esercito russo e sarebbero loro i responsabili dei crimini di Bucha.

Ma non tutti i riservisti chiamati da Mosca sono come i buriazi, e per questo sui canali social, a partire da Telegram, si rincorrono le immagini che mostrano interminabili file di veicoli in uscita dalla Russia ai confini della Georgia, del Kazakhstan, della Mongolia e della Finlandia. I russi non si fidano di Putin e quelli che possono fuggono o tentano di fuggire.

Fa discutere l'articolo 7 del piano di mobilitazione, il cui contenuto non è stato reso noto e che, secondo alcuni, prevedrebbe la possibilità di richiamare in servizio fino ad un milione di riservisti. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha però negato tale eventualità. Ma rimangono in molti coloro che invece la ritengono credibile.

Intanto, negli aeroporti e ai posti di frontiera, i controlli della polizia su chi sta lasciando la Russia si intensificano, fino a chiedere motivazioni e documenti nel caso di una precedente esclusione dal servizio di leva.

Ma chi sarà richiamato?

Il contrammiraglio Vladimir Tsimlyansky, rappresentante della Direzione principale per l'organizzazione e la mobilitazione dello Stato maggiore delle forze armate della Federazione Russa, ha elencato alla stampa un profilo di coloro che faranno parte della "mobilitazione parziale" annunciata il 21 settembre.

Ad essere richiamati saranno soprattutto gli "specialisti": tiratori scelti, artiglieri, conducenti... e coloro che hanno esperienza di combattimento. Le aziende dovranno lasciar partire i dipendenti coscritti, da cui saranno esclusi coloro che lavoro presso aziende di produzione bellica.

C'è però un limite di età. Per soldati semplici e sergenti è fino a 35 anni, per i sottufficiali fino a 50 anni, per gli ufficiali di grado superiore fino a 55 anni. Inoltre, saranno esclusi coloro che hanno condizioni familiari "particolari": più figli a carico, necessità di accudire una persona con handicap, ecc.

A seguito della mobilitazione, non è esclusa la possibilità che vengano requisiti camion e Suv in possesso dei privati.