La scorsa settimana la Svezia aveva riaperto le indagini nei confronti di Julian Assange per l'accusa di stupro risalente al 2010, ma lasciata decadere nel 2017, mentre il fondatore di Wikileaks era rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra.

Il procuratore che aveva condotto l'indagine ha evidentemente cambiato idea e ieri ha presentato una richiesta di arresto a un tribunale svedese nei confronti di Assange.

Se quanto chiesto dalla Procura venisse accettato, finirebbe per essere il primo tassello a supporto di una richiesta di estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna alla Svezia.

Assange è attualmente detenuto in una prigione inglese, dove sta scontando una pena di 50 settimane per aver violato le restrizioni imposte dalla libertà vigilata, concessagli dopo il suo primo arresto.  Il nuovo arresto è avvenuto lo scorso 11 aprile di fronte all'Ambasciata dell’Ecuador, dove il fondatore di Wikileaks ha trascorso sette anni e da cui era stato espulso per decisione dell'attuale presidente ecuadoriano Lenín Moreno.