Con un'affermazione netta al De Kuip di Rotterdam, l'Inter compie un decisivo passo verso i quarti di finale di Champions League, sconfiggendo per 2-0 il Feyenoord nell'andata degli ottavi. A decidere la sfida sono stati i gol di Marcus Thuram e Lautaro Martinez, mentre un rigore fallito da Piotr Zielinski ha negato il tris ai nerazzurri. Tra sei giorni, a San Siro, si giocherà il ritorno con i campioni d'Italia in netto vantaggio.
Guidati da Robin Van Persie – alla sua prima prova europea come allenatore – i padroni di casa hanno impresso un ritmo incalzante nei primi minuti, puntando sull'intraprendenza dell'ala Ibrahim Osman. Il ghanese ha tormentato la difesa interista, costringendo il portiere Josep Martinez (confermato titolare da Simone Inzaghi) a interventi pronti in almeno due occasioni, mentre i corner si accumulavano a favore degli olandesi. L'Inter, inizialmente in difficoltà, ha però gradualmente preso il controllo del gioco, trovando fluidità nella circolazione e creando le prime avvisaglie d'allarme.
Al 38', la svolta: Nicolò Barella ha servito un cross morbido dalla destra, trovando la conclusione acrobatica di Marcus Thuram, che ha piegato Timon Wellenreuther con un destro sotto misura. Per l'attaccante francese, è il 15° gol stagionale e il secondo in Champions League. Prima dell'intervallo, i nerazzurri hanno sfiorato il raddoppio con un'azione di Kristjan Asllani, ma Wellenreuther si è salvato deviando in corner.
Nella ripresa, l'Inter ha chiuso i conti al 50': su un tiro di Zielinski respinto dalla difesa, Lautaro Martinez ha raccolto il rimbalzo per infilare il 2-0, firmando il suo 18° gol in Champions con la maglia nerazzurra – record assoluto per il club nella competizione. Il Feyenoord ha reagito colpendo una traversa con Jakub Moder, mentre l'Inter ha avuto l'occasione del tris al 75', quando Zieliński si è visto parare il rigore (concesso per un fallo di Jeyland Mitchell su Thuram) dall'ottimo Wellenreuther.
Nella fase finale, gli olandesi hanno cercato il gol della speranza, ma il capitano David Hancko ha sprecato un colpo di testa decisivo, mentre Martinez ha mantenuto la porta inviolata. L'Inter, gestendo il ritmo, ha così conservato il vantaggio, tornando a Milano con un risultato che la proietta verso i quarti.
Con un margine di due gol e la solidità mostrata in trasferta, i nerazzurri si presentano al ritorno con la chance di confermare il passaggio del turno. Il Feyenoord, però, dovrà sfidare la storia: nessuna squadra olandese ha mai ribaltato uno 0-2 in trasferta nella fase a eliminazione della Champions. La partita di ritorno si disputerà l'11 marzo a San Siro.
"I ragazzi sono stati bravi, non era semplice in questo stadio", ha detto Simone Inzaghi nel dopo gara. "I nostri tifosi ci hanno dato una grande mano anche qui: oggi c'era da soffrire, ma non abbiamo dovuto farlo per molto: siamo stati uniti quando era necessario, conosciamo le insidie del ritorno, ma sono molto soddisfatto. Asllani e Zielinski hanno fatto quello che avevo chiesto loro, non ho mai avuto dubbi su questi giocatori: hanno fatto una grande gara, ho cercato di cambiare senza stravolgere, devo prendere continuamente decisioni. Vogliamo continuare a giocare tutte queste partite, dobbiamo proseguire in questo modo. Il Feyenoord ha qualità, ha giocato con 4 attaccanti: inizialmente non siamo stati sempre nelle distanze e non abbiamo palleggiato bene, in questi stadi si può soffrire. I due gol poi ci hanno facilitato, con i ragazzi abbiamo parlato tanto: sappiamo però di avere vinto solo il primo tempo, ci aspetta la gara di ritorno. Nella mia carriera ho trovato dei grandi ragazzi che mettono in pratica quello che chiedo: io e il mio staff ci siamo tolti tante soddisfazioni in questi anni, i giocatori hanno grandissima disponibilità. Bastoni per esempio ha fatto un'ottima partita, si è messo a disposizione: parliamo di un difensore fortissimo a livello mondiale che ha fatto il quinto per i compagni, è una cosa che noi allenatori vorremmo sempre avere".
Questi i risultati delle altre sfide del mercoledì di Champions...
A Parigi, il gol di Harvey Elliott all'87' minuto regala al Liverpool una vittoria immeritata su PSG, ottenuta con un solo tiro in porta! Nel primo tempo, il portiere ospite Alisson Becker ha compiuto compie una serie di parate eccezionali per respingere le conclusioni di Ousmane Dembélé e Khvicha Kvaratskhelia, mentre nella ripresa ha deviato un calcio di punizione del georgiano sul palo. Il gol di Elliot arriva meno di un minuto dal suo ingresso in campo, con una conclusione angolata di prima intenzione su assist di Darwin Nunez. Il suo è il terzo gol consecutivo in una gara di Champions League.
A Monaco, il Bayern interrompe una striscia di sei partite senza vittorie contro il Leverkusen in modo perentorio, con un netto 3-0, guadagnando un vantaggio importante per la gara di ritorno. Il colpo di testa di Harry Kane apre le marcature, mentre Jamal Musiala si vede negare il 2-0 prima dell'intervallo solo dalla traversa. Nella ripresa, però, Musiala va in gol approfittando di una papera in uscita goffa del portiere Kovar, che si fa sfuggire la palla su una presa alta. Dopo il quarto d'ora Nordi Mukiele viene espulso per doppia ammonizione, mentre il rigore trasformato da Kane a 15' chiude la serata più che positiva per i padroni di casa.
In Portogallo il Barcellona, in dieci uomini, supera di misura il Benfica grazie a un gol di Raphinha nel secondo tempo e, soprattutto, grazie a una serie di parate di Szczesny. I blaugrana, che perdono Pau Cubarsí per espulsione a metà del primo tempo, passano in vantaggio in contropiede poco dopo il quarto d'ora della ripresa con Raphinha, che approfitta di un passaggio sbagliato e insacca con un potente rasoterra dalla distanza. Il Benfica prova a reagire ma il portiere polacco è in forma smagliante, distinguendosi per un intervento in acrobazia su un tiro del subentrato Renato Sanches.