Dopo aver osservato un digiuno di quasi un giorno, per evitare nei commenti gli insulti dovuti alla nuova ed ennesima catastrofica giornata nera del trasporto ferroviario, Matteo Salvini è tornato a postare sui social per scrivere questo: 

"Criminali rossi assaltano le Forze dell'Ordine a Roma e vandalizzano la sinagoga di Bologna. Sono almeno diciotto gli agenti rimasti feriti, ai quali va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno.
Scene indegne e vergognose.
Sempre dalla parte di donne e uomini in divisa!"

È un Salvini, però, che riesce solo ad emulare i "suoi" treni... sempre in ritardo. Infatti sull'argomento, la manifestazione a Roma per chiedere giustizia per Ramy Elgaml, si era già espressa la "capa" Giorgia Meloni:

"Tra bombe carta, fumogeni e aggressioni, ieri sera a Roma abbiamo assistito all'ennesimo, ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo. Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza. Alle Forze dell'Ordine va la nostra solidarietà, insieme agli auguri di pronta guarigione agli agenti feriti. Siamo dalla vostra parte".

Ancora una volta, questa gente - nel senso di Salvini e Meloni - continua ad alimentare con dichiarazioni inutili e fuori luogo la contrapposizione, finendo per favorire e promuovere le violenze.

Questa gente, ogni volta che ha notizia di un fatto di cronaca dove sono coinvolte le forze dell'ordine rilascia dichiarazioni prive di logica e di senso per dire di stare dalla parte della polizia, dei carabinieri, ecc. Questa gente, ricoprendo cariche istituzionali, come potrebbe essere contro le forze dell'ordine? E allora perché dire ogni volta di stare dalla loro parte al di là di conoscere i fatti, al di là di sapere non tanto se le forze dell'ordine siano colpevoli di un qualche reato, ma se abbiano agito più o meno correttamente?

Ma per questa  gente, che si ispira al "me ne frego" del ventennio, il non sapere cosa sia il senso delle istituzioni è pari alla mancanza di consapevolezza di ciò che possono causare le loro dichiarazioni che, immancabilmente finiscono per essere una miccia sia per i manifestanti disgustati dal cinismo e dalle bugie, sia per le forze dell'ordine che, comunque agiscano, si sentono tutelate nell'applicare la legge anche al di là di ciò che logica e buon senso richiederebbero.

La stessa vicenda che ha portato alla morte di Ramy Elgaml ne è un perfetto esempio.

Nel filmato che è stato diffuso ultimamente, le pattuglie che si sono messe all'inseguimento dello scooter che ha forzato il posto di blocco, in base a quanto detto dagli stessi carabinieri, hanno tentato più volte di speronarlo per bloccarne la fuga. Perché a nessuno degli equipaggi di quelle pattuglie non è venuto in mente che a forzare il posto di blocco è stato chi guidava lo scooter e non il passeggero che, fino a prova contraria, non aveva commesso alcun reato? Pertanto, perché metterlo in pericolo? Poteva forse avere altra scelta oltre a quella di non cadere dallo scooter? E che dire poi del fatto che non hanno neppure tenuto conto che il passeggero ha pure perduto il casco?

I vari Salvini, Meloni e tutta la banda che anima l'instaurazione del fascismo 2.0 in Italia a questo non hanno pensato... perché loro sono sempre e comunque dalla parte delle forze dell'ordine, anche quando commettono degli errori così macroscopici!

Ma perché non stanno in silenzio e, se propio venga richiesto loro, non dire che sono dalla parte degli inquirenti, lasciando a loro qualsiasi valutazione su chi abbia agito bene, male o con dolo

La risposta, purtroppo, è semplice e banale: perché agirebbero avendo il senso delle istituzioni e agire avendo il senso delle istituzioni non porterebbe loro consenso e voti.