È stato il Cagliari, vittorioso per 3-1 in trasferta, ad aggiudicarsi lo scontro salvezza contro il Benevento, che in classifica rimane a 31 punti, 3 in meno dello Spezia, e 4 in meno del Cagliari (13 punti conquistati nelle ultime 5 gare). La squadra di Inzaghi, che nelle prossime tre gare dovrà affrontare in trasferta Atalanta, Crotone (unico incontro casalingo) e Torino, dovrà fare almeno 7 punti per conservare qualche speranza di rimanere nella massima serie.

La prima rete arriva dopo neanche un minuto  con Lykogiannis che porta in vantaggio il Cagliari con un sinistro all’incrocio dei pali. Il Benevento pareggia al 16' con uno "scavetto" di Lapadula su Cragno in uscita. Il Benevento prende in mano le redini della partita, ma non riesce a concretizzare.

Nell'intervallo, Semplici cambia l'assetto della sua squadra ed il Cagliari riesce a contenere gli avversari, andando in vantaggio al 64' con Nandez che crossa per Pavoletti (marcato male da Glik e Depaoli) che di testa batte facilmente Montipò.

A 5' dalla fine il "fattaccio" con Asamoah che nell'area del Cagliari atterra platealmente Viola. L'arbitro Doveri assegna il rigore. Con la palla sul dischetto Mazzoleni, al Var, richiama al monitor l'arbitro in campo che "non vede" ciò che mostrano le immagini - il ginocchio di Asamoah che tocca la gamba di Viola e lo manda a terra - e fa segno con il dito che il rigore non c'era più.

Il Benevento cerca in ogni modo di agguantare il pareggio ma, in pieno recupero, Nandez in contropiede si invola sulla sinistra, entra in area e serve a Joao Pedro la palla del definitivo 3-1... un risultato palesemente falsato.

A fine partita, il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, intervistato da Sky non si trattiene:

"Io credo che coi mezzi a disposizione li stiate vedendo anche voi. Il calcio deve fermarsi a guardare le immagini, che dicono quello che ha visto tutta Italia tranne Mazzoleni. Mi sono arrivati messaggi, non da Benevento, ma da Napoli, da chi ha scritto che quando si vuole ammazzare una squadra del sud, si manda Mazzoleni. Io non ho mai detto una parola degli arbitri: se gli arbitri non sanno guardare il campo e non guardano neanche il Var, arrivederci. Il signor Mazzoleni col cu.o sulla panchina guarda un video e non riesce a guardarlo". 
"Io non sono un presidente normale, io sono Vigorito: io non ho mai detto un ca..o, ma questa volta alcuni giornalisti e Mazzoleni non devono più guardare il calcio.
Voi dovreste far vedere le immagini, dei gol annullati, dei Var che guardano e non vedono... Non voglio star qua 20 minuti a sentire parlare di altro, di Superlega. L'arbitro a Viola? Il tocco è leggero... lo stesso tocco dato a Osimhen la settimana scorsa, oggi non è rigore. I falli sono falli".  

"Qualche altra volta chiedevamo all'arbitro di andare al Var, ci hanno detto che devono essere chiamati. Il tocco e la sua entità sono una valutazione dell'arbitro, ora hanno dotato il Var di quanto è stato pesante il tocco? Quando si vuole ammazzare il sud si mette Mazzoleni al Var, lo hanno fatto anche oggi! Questa è una vergogna! Mi mandassero dove vogliono, non è neanche detto che io rimanga nel calcio. La mia è una ferma condanna all'utilizzo del Var". 

Difficile dargli torto.



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