A Torino, la partita tra Juventus e Atalanta si è aperta con ritmi altissimi, come preannunciato dalle premesse di un match che vedeva opposte due squadre determinate a imporre il proprio gioco. Fin dai primi minuti, le emozioni non sono mancate: Thuram da una parte e Zappacosta dall'altra hanno subito scaldato i guanti dei portieri con conclusioni pericolose, finite però di poco fuori dallo specchio della porta.

Dopo questa fase iniziale di grande dinamismo, la gara è entrata in una parentesi di studio, con le due formazioni che si sono equivalse a centrocampo, cercando di prendere le misure l’una dell’altra. L’equilibrio è stato spezzato da un episodio decisivo: l’arbitro ha concesso un rigore all’Atalanta per un netto tocco di braccio in area di Weston McKennie. Sul dischetto si è presentato Mateo Retegui, che con freddezza ha trasformato il penalty, portando i nerazzurri in vantaggio.

Il primo tempo sembrava destinato a chiudersi con il minimo scarto, ma nel recupero l’Atalanta ha sfiorato il raddoppio con una tripla occasione che ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso. Tutto è nato da un contropiede orchestrato da Ademola Lookman: l’attaccante è arrivato al limite dell’area e ha lasciato partire un tiro che, deviato da Kelly, si è stampato sul palo. Sulla ribattuta, Lookman si è trovato nuovamente davanti a Mattia Di Gregorio, ma il portiere bianconero ha compiuto un intervento miracoloso, deviando in angolo. Sugli sviluppi del corner, la palla è arrivata a Ederson, che dal limite ha calciato verso la porta, trovando ancora una volta la pronta risposta di Di Gregorio, autore di una deviazione d’istinto che ha permesso alla Juventus di andare negli spogliatoi con un solo gol di svantaggio.

Il copione è cambiato radicalmente nella ripresa, che si è aperta con l’Atalanta ancora protagonista. Al 46’, il duello tra Lookman e Di Gregorio si è rinnovato: l’attaccante ha sparato un diagonale ravvicinato, ma il portiere juventino si è superato nella respinta. Questa volta, però, sulla palla vagante è piombato Marten de Roon, che con prontezza ha depositato in rete il 2-0.

Il gol ha tagliato le gambe alla Juventus, che ha accusato il colpo e non è riuscita a organizzare una reazione convincente. L’Atalanta, al contrario, ha gestito il match con tranquillità e autorevolezza, continuando a spingere sull’acceleratore. Al 66’, i nerazzurri hanno trovato il terzo gol grazie a un’azione confezionata sull’asse Sead Kolasinac - Davide Zappacosta: il primo ha servito un assist di tacco per il secondo, che con un diagonale ha battuto Di Gregorio, portando il punteggio sul 3-0.

Il poker è arrivato al 77’, quando Lookman è finalmente riuscito a vincere la sua personale sfida con il portiere bianconero. Il suo tiro, deviato da un difensore della Juventus, ha beffato Di Gregorio, sigillando il 4-0 e sancendo un risultato storico: per la prima volta, l’Atalanta è riuscita a rifilare quattro gol ai bianconeri sul loro campo.

Nel finale, la Juventus ha provato a rendere il passivo meno pesante, ma Marco Carnesecchi ha messo il timbro sulla vittoria nerazzurra. Con una parata strepitosa su un colpo di testa di McKennie, il portiere dell’Atalanta ha difeso la propria porta, mantenendo il quinto clean sheet consecutivo per la sua squadra e chiudendo una giornata perfetta per i bergamaschi.

I bianconeri si fermano bruscamente dopo 5 vittorie di fila, precipitano a -9 dall'Inter e dicono addio ai sogni scudetto. Anzi, ora devono guardarsi dalla Lazio e dal Bologna, entrambe a -2 ma i biancocelesti devono ancora giocare con l'Udinese. A fine partita i fischi dello Stadium all'indirizzo di Locatelli e compagni.