Al “Maradona” la squadra di Conte va in vantaggio per due lunghezze poi la viola reagisce, segna al 66' ma non ha la forza di pareggiare. Con questa sofferta vittoria gli azzurri tengono il passo dell'Inter
Partenza aggressiva dei padroni di casa che al 10’ hanno la prima grande occasione di passare in vantaggio. Azione avviata da Lukaku che imbocca per Di Lorenzo, s’inserisce in corsa Raspadori che, tutto solo, spara addosso a De Gea.
Trascorsi i primi 20’ di gioco non cambia il copione tattico: il Napoli fa la partita, la Fiorentina si difende.
Gli azzurri passano in vantaggio al 26’ con Lukaku. McTominay entra in area di rigore dalla sinistra e calcia: De Gea respinge corto, arriva Lukaku che appoggia a rete a porta vuota.
Ancora pericoloso il Napoli al 30’ con Raspadori che impegna il portiere viola con un intervento di piede.
Al 32’ la prima chance di pareggio per la Fiorentina. Fagioli trova Kean, che di testa anticipa Meret: uscita a vuoto del portiere azzurro, ma la conclusione è alta di poco.
Insistono gli uomini di Conte che al 34’ colpiscono la traversa con Di Lorenzo e al 38’ con Spinazzola che conclude col mancino ma De Gea copre lo specchio e respinge con il corpo. Azione avviata da McTominay.
Un minuto di recupero e squadre negli spogliatoi per l'intervallo sull'1-0 in favore del Napoli al “Maradona”. Risultato giusto per quanto si è visto finora.
In apertura di ripresa la Fiorentina si affaccia con maggiore convinzione dalle parti di Meret.
Raddoppio del Napoli con Raspadori al 60’. Lukaku riceve palla spalle alla porta al limite dell'area, manda a Raspadori, che controlla e “buca” De Gea.
Accorcia le distanze la Fiorentina al 66’ con Gudmundsson. Iniziativa di Pongracic, Kean appoggia di tacco per l'ex genoano che infila col destro in rete nell'angolino basso.
Azzurri molto meno brillanti nel secondo tempo, viola al contrario maggiormente determinati.
Ultimi minuti di estremo agonismo per entrambe le squadre con 5’ di recupero ma al “Maradona” non cambia il risultato. Con la vittoria, seppur sofferta, i campani tengono il passo dell’Inter.
Il tecnico viola Raffaele Palladino commenta così la partita ai microfoni di Dazn:
"Oggi non è stato solo il secondo tempo, ma tutta la partita. Abbiamo affrontato una squadra molto forte, costruita per vincere lo scudetto. Siamo venuti qui con grande coraggio e personalità, facendo un'ottima partita. Il primo tempo siamo andati sotto ma c'eravamo, non siamo mai usciti dalla partita. Nella ripresa abbiamo messo in difficoltà una squadra molto forte. Ripartiamo da qui, ho bisogno di lavorare ancora con la squadra. Giovedì abbiamo una finale, oggi ci serve da entusiasmo.Fagioli sta crescendo di giorno in giorno, sono felice. Per me è un campione, ha grande tecnica, vede calcio. Ci sta facendo alzare il livello, è ciò che ci serviva. Nella ripresa siamo andati anche più forte, abbiamo provato a prendere il Napoli uomo a uomo. La partita di oggi deve darci autostima, non posso recriminare nulla ai ragazzi.Gudmundsson ci è mancato molto in stagione, per infortuni è stato fuori molto. Lo stiamo recuperando, ha fatto una grandissima partita. Dobbiamo anche recuperare Folorunsho, Colpani e Adli, abbiamo bisogno di loro. Giovedì abbiamo una finale, e poi vogliamo chiudere il campionato in crescendo.La palla su Lukaku la conosciamo bene, era in grandissima forma ma Pablo Marì l'ha tenuto bene. Abbiamo accettato i duelli, era un rischio calcolato. Comuzzo ha chiuso con i crampi, Ranieri ha giocato molto: non c'è stato alcun infortunio, ho voluto far rifiatare loro".
E questo è stato il commento di Antonio Conte: "La squadra ha meritato la vittoria, ma potevamo ottimizzare quel che abbiamo creato e gestire con meno ansia la parte finale. Nelle ultime 5 abbiamo lasciato tanti punti intorno al 90’, oggi tenere la partita in bilico ci ha portato inevitabilmente un po' di ansia. Dobbiamo essere più cattivi in fase realizzativa, segniamo troppo poco per quel che produciamo. Restano da giocare 10 finali, dove dobbiamo dare tutto e io dovrò fare le scelte senza guardare in faccia a nessuno. Nessuno ha il posto assicurato per diritti precedenti, chi sta meglio gioca e chi recupera da un infortunio deve dimostrarmi di stare bene. Nella necessità però siamo ancora lassù e questo è un dato di fatto. Davanti c’è una squadra che ha tutto, costruita negli anni per essere vincente. Ma noi dobbiamo guardare in casa nostra. C’è chi vincerà il campionato, chi andrà in zona Champions, chi in Europa League e chi in Conference: c'è ancora un torneo da giocare e noi, già che ci siamo, dobbiamo avere l’ambizione di pensare in grande, anche se sarà difficile e dovremmo dare il 200%. Ma questo pubblico se lo merita: oggi l'atmosfera era bellissima e la coreografia mi ha emozionato. Non avevo mai provato questa sensazione. Questo ci deve dare ulteriore spinta. I tifosi ci stanno dando tanto".