Fiorentina - Napoli, gara della settima giornata di andata di Serie A, è finita 2-1 per i partenopei, anche grazie all'ennesima decisione assurda, perché sbagliata è poca cosa, di arbitro e VAR. Sul rigore, assolutamente giusto, assegnato al Napoli per un fallo di Quarta su Osimhen, Dragosky para il tiro dal dischetto battuto da Insigne che, sulla rincorsa, si getta sulla palla che il portiere respinge alla sua sinistra, arriva Lozano e la scaraventa in rete.

Tutto corretto? Per nulla, perché nel tentativo di spingere la palla in rete Insigne travolge Dragosky, commettendo fallo ed impedendo al portiere di tentare la parata sul tiro di Lozano.

Nonostante l'evidenza dell'irregolarità dell'azione, ecco che cosa hanno detto alcuni ex arbitri per giustificare, più che l'arbitro in campo, Sozza, quello al VAR, Aureliano.

Massimo Chiesa, ex arbitro internazionale, ai microfoni di calciomercato.com: "L'attaccante del Napoli cerca il pallone soltanto con la testa, il portiere polacco respinge, ma non c'è nessun fallo da parte del giocatore azzurro". 

Graziano Cesari, ex arbitro internazionale, a Pressing, Italia 1: "Dalle immagini si può notare come Insigne arrivi prima del portiere viola sul pallone di testa, quello che accade dopo è un normale contatto di gioco".

In studio il giornalista Sandro Sabatini replica:  "Non sono per niente d'accordo, Insigne fa fallo. Dopo il colpo di testa finisce addosso a Dragowski e gli impedisce di rialzarsi ed effettuare la parata su Lozano. Diciamolo, è stato ingenuo il portiere: se dopo il contatto con Insigne si fosse buttato a terra, invece che rialzarsi, gli sarebbe stato chiamato il fallo. È stato ingenuo [come se la simulazione fosse una regola del gioco del calcio, ndr!]".

Un altro giornalista in studio, Franco Ordine, conferma: "Devo dare ragione a Sabatini. Come fa ad essere regolare la giocata di Insigne? Rovina addosso a Dragowski, è fallo. Addirittura si gira per dare una spallata al portiere".

Allora, di nuovo l'ex arbitro Cesari che vuole confermare che il regolamento del calcio non lo conosce e, probabilmente, non lo ha mai conosciuto"Quindi mi state dicendo che Insigne non avrebbe dovuto provare a colpire un pallone vagante in area? Il calcio è uno sport di contatto, è normale che se due contendenti saltino da due lati opposti, entrino in contatto. È tutto regolare, altrimenti dobbiamo dire ad Insigne di non provare a colpire il pallone di testa e questo non sta scritto da nessuno parte nel regolamento".

Perché gli ex arbitri Chiesa, Graziani e gli arbitri Sozza e Aureliano non sanno quel che dicono, i primi due, e hanno completamente sbagliato, i secondi? Perché il regolamento dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) sui contatti è chiaro.

Che cosa si intende per carica?
Una contesa fisica con un avversario, utilizzando generalmente la spalla e la parte alta del braccio, che è mantenuto vicino al corpo. È un’infrazione caricare un avversario in modo negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata. Non è, invece, da considerarsi infrazione, un contatto non violento né pericoloso effettuato, spalla contro spalla, con un avversario che ha il pallone a distanza di gioco o che lo sta giocando.

Inoltre...

Un calciatore per la contesa del pallone viene a contatto con il portiere avversario, che si trova nella propria area di porta. Ciò è permesso?
La contesa per il possesso del pallone è consentita. Un calciatore sarà punito soltanto se nel contrasto salta addosso al portiere, lo carica o lo spinge in modo
negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata.

Questo a dimostrazione che le regole esistono, ma che nel nostro campionato non vengono fatte rispettare... ma solo in alcuni casi, a seconda delle circostanze o delle squadre che possono beneficiare o meno di una situazione di gioco. A parti invertite, pertanto, l'arbitro o il VAR avrebbe fischiato punizione.