"Il nostro sistema infrastrutturale, in tutta Italia, continua a scontare una fragilità causata da troppi anni senza adeguati investimenti. Per contrastare questa situazione, abbiamo cercato di intervenire sia sul trasporto ferroviario che su quello aereo, per sbloccare interventi necessari per rendere il Paese più moderno e veloce. Rispetto ai disagi ferroviari segnalati nelle ultime ore, che hanno visto lavoratori, studenti e turisti bloccati sui treni o nelle stazioni, abbiamo chiesto tempestivamente chiarimenti ai tecnici per comprendere le ragioni dei disservizi, perché è vero che siamo al massimo di cantieri aperti fra PNRR, manutenzione ordinaria, straordinaria e nuove opere, però non è accettabile la situazione in cui hanno viaggiato troppi passeggeri in queste ore. Pur nella consapevolezza di alcune oggettive difficoltà - a partire dall'elevato numero di cantieri aperti, che non vi è mai stato, dall'affollamento ferroviario e dalla grande utenza che c'è sui treni, che sta aumentando di giorno in giorno - i vertici di RFI, Trenitalia e FS stanno individuando soluzioni urgenti. Ne accenno alcune di quelle che mi sono state comunicate. RFI ha comunicato di aver attuato un modello organizzativo con un potenziamento del presidio in loco del personale sull'intera rete, con l'obiettivo di ridurre i tempi di intervento anche di diverse ore in caso di guasto o necessità; sono stati, inoltre, predisposti specifici piani di contingenza per fronteggiare le ripercussioni sulla circolazione generate dalle criticità meteorologiche che, anche oggi, ahimè, colpiscono alcune zone del Paese; sono stati potenziati gli sportelli di informazione e di assistenza al pubblico; è stato predisposto con urgenza un piano estate per prevenire e gestire eventuali criticità, con servizi di bus sostitutivi, comunicazioni e preallerta alla Protezione civile e apertura prolungata, anche notturna, delle stazioni. In relazione, invece, ai disagi del trasporto aereo riscontrati in questo periodo - stiamo parlando di un tema diverso, internazionale, se non mondiale -, abbiamo segnalato a ENAV il problema tecnico conseguente al trasferimento di alcuni settori della torre di controllo di Brindisi a Roma, che, invece, è un problema assolutamente locale; abbiamo chiesto di rafforzare l'interoperabilità dei dati e di ridurre i disservizi. Quanto ai recenti ritardi nei principali scali aeroportuali italiani, tali disservizi sono stati causati da problemi dovuti alla gestione del network europeo, che ha sovraccaricato i sistemi ENAV. In conclusione, anche in questo caso, abbiamo chiesto ai gestori degli scali aeroportuali di potenziare tutte le misure di assistenza e informazione puntuale ai viaggiatori, per una pronta gestione delle situazioni emergenziali. L'utenza del trasporto, sia ferroviario che aeroportuale, sta riscontrando picchi che mi permettono di ringraziare uomini e donne del settore del trasporto ferroviario e aereo, che stanno dando un servizio, a volte in contesti complicati, che mai in precedenza è stato dato".
Questo è ciò che il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha detto alla Camera questa settimana in relazione ai motivi e ai rimedi dei ritardi che da settimane stanno interessando tutti i settori del trasporto in Italia. Qual è l'origine del problema e quali sono le soluzioni che ha illustrato Salvini? Ad entrambe le domande si può tranquillamente rispondere con due "BOH!" chiari e netti, senza alcun timore di essere accusati di fare disinformazione.
Pertanto, visto che il ministro interessato non è in grado di risolvere il problema dei ritardi nei trasporti, i ritardi nei trasporti continuano a ripresentarsi.
In compenso Matteo Salvini, tramite i suoi profili social, ci informa di occuparsi della qualunque, escluso ciò di cui è stato incaricato: far funzionare i trasporti. Che lui possa esser soddisfatto è immaginabile, che lo possano essere gli italiani... meno!