Esprimo commossa solidarietà alla senatrice Liliana Segre bersaglio di vergognose parole da parte dell'avvocato Nicola Quatrano, che il 16 marzo ha pubblicato un post su X (tutt'ora non rimosso): Segre "Sostiene Guyénot, a proposito della psicopatia biblica di Israele, che il tratto più caratteristico dello psicopatico è la completa assenza di empatia e, di conseguenza, di inibizione morale nel nuocere agli altri, unita alla sete di potere".
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— nicola quatrano (@nicola_quatrano) March 16, 2024
Sostiene Guyénot, a proposito della psicopatia biblica di Israele, che il tratto più caratteristico dello psicopatico è la completa assenza di empatia e, di conseguenza, di inibizione morale nel nuocere agli altri, unita alla sete di potere. pic.twitter.com/tPQ8BEYIVc
Sono parole espressioni del più bieco antisemitismo, prese a prestito da Laurent Guyénot, autore del noto video “Israele, la nazione psicopatica” e questo dovrebbe chiudere il discorso sul personaggio, se non per osservare che evidentemente secondo lui nella psicopatia rientrano anche i cristiani, visto la Bibbia sarebbe la fonte del male. Invece apprendiamo che martedì prossimo il Quatrano sarà uno dei principali oratori in un evento alla Camera dei Deputati insieme ai deputati Laura Boldrini PD, Stefania Ascari M5S e Franco Mari AVS.Quando si è trattato della partecipazione di Cecilia Parodi a eventi di gioventù democratica, UGS e Roma Capitale nessuno si è scusato o si è preso responsabilità, salvo citare il fatto che l'incitazione allo sterminio degli ebrei è di chi li sostiene era stato diffuso dalla scrittrice solo dopo la sua partecipazione. Questa volta non c'è neppure questa foglia di fico, poiché le parole di Quatrano sono di mesi fa e a suo tempo aveva suscitato notevoli polemiche sui social. Peraltro allo stesso evento partecipa anche Shazam Jabarin, la cui contiguità al terrorismo è stata più volte oggetto di sanzioni internazionali e certificata anche dalla corte suprema israeliana, com'è noto tutt'altro che piegata al volere dei governi e in particolare di quello attuale.
Questo è lo sconcerto del (post) camerata Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli (o se si preferisce Fascisti) d'Italia, per la partecipazione dell'ex magistrato (ora avvocato) Nicola Quatrano alla Conferenza stampa di martedì 16 luglio presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, organizzata da AOI, Arci nazionale, Assopace Palestina e Amnesty International - Italia, in collaborazione con l'Intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele, in cui Shawan Jabarin, direttore della ong palestinese Al-Haq, illustrerà alla stampa la grave crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania occupata, concentrandosi sulle minacce subite dai difensori dei diritti umani e dai media, sulle ripercussioni che censura e propaganda hanno sulla stampa internazionale, e sugli sviluppi delle azioni legali da lui stesso intraprese nel 2021 verso alcuni quotidiani italiani.
Nell'occasione, oltre a quello di Quatrano, vi saranno anche gli interventi di Anna Meli (AOI), di Triestino Mariniello (prof. di diritto penale internazionale, Liverpool John Moores University) e degli onorevoli Laura Boldrini (PD), Stefania Ascari (M5S) e Franco Mari (AVS).
Il (post) camerata Galan non ha compreso - evidentemente le sue doti intellettuali e/o culturali non glielo consentono - che il diritto di critica (che ancora è un diritto costituzionale che il governo Meloni da lui sostenuto non ha ancora "formalmente" abolito) appartiene al dibattito pubblico in un qualsiasi Stato democratico e che i diritto di critica può essere applicato anche a una senatrice, anche se ebrea e anche se sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti.
Liliana Segre, in base a quanto da lei sostenuto, non sa che il genocidio è un reato riconosciuto dal diritto internazionale che ne ha stabilito i principi che sono applicabili (sia in relazione alle vittime che ai criminali), a qualunque popolo e a qualunque nazione.
Se Liliana Segre è o fa finta di essere ignorante, fino a sostenere - volontariamente o involontariamente - il genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato ebraico, perché non farglielo notare e perché non dovrebbe essere fatto notare all'opinione pubblico in uno Stato in cui ancora il diritto di parola e di critica non è stato formalmente abolito?
E già che ci siamo, è opportuno cogliere al volo l'occasione per promuovere l'interessantissimo articolo "La psicopatia biblica di Israele" di Laurent Guyénot, che è disponibile al seguente indirizzo: ossin.org/israele/2875-la-psicopatia-biblica-di-israele