"Io sto con la Taverna a Santa Chiara, con l’umanità, per la pace e contro il genocidio dello Stato d’Israele nei confronti della Palestina e del popolo palestinese. La giunta comunale di Napoli vergognosamente si schiera a prescindere con i sionisti e con i negazionisti del genocidio. Io mi schiero come sempre: dalla parte della giustizia, della Palestina e degli oppressi".

Questa la presa di posizione, SACROSANTA, dell'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, in relazione alla vicenda, SURREALE, che ha coinvolto un locale di Napoli, la Taverna Santa Chiara, e la sua titolare, Nives Monda. 

Che cosa è accaduto? Così lo riassume Nives:«C'era questa coppia che aveva appena finito di pranzare. Avevano ordinato gnocchi alla Nerano e torta caprese, credo avessero anche gradito. Quando entro nella sala, che è piccola e con i tavoli molto ravvicinati tra loro, sento che stavano parlando con il gruppo di turisti spagnoli al tavolo accanto. Raccontavano di Israele, dicendo che è una terra molto bella e di pace. A quel punto mi sono sentita in dovere di intervenire, con calma, spiegando che era impossibile negare che ci fosse un genocidio in atto e ho aggiunto che il locale aderisce alla campagna internazionale Spazi Liberi dall’apartheid israeliano, a sostegno della popolazione palestinese. Così lei ha iniziato ad alzare la voce, a girare il video, senza alcun permesso, ad accusarmi di essere antisemita e di supportare il terrorismo».  

I due clienti, Guela Moses e il marito Raul, in una denuncia presentata ai carabinieri sostengono di essere stati cacciati dal locale:«Non è affatto così - ha dichiarato Nives -. Prima di tutto non ho cacciato nessuno. Hanno pranzato nel locale e quando il clima si è surriscaldato gli ho anche detto che non volevo essere pagata. Ho invitato la signora ad andarsene perché gridava e perché continuava ad avvicinarsi, fisicamente, e avvertivo una minaccia: non si sa mai cosa possa accadere quando sale la tensione. In questo locale non facciamo nessun tipo di discriminazione. Ma facciamo politica, sì. E non credo che questo sia un crimine. Rivendico il mio diritto di fare politica anche nell'esercizio del mio lavoro. Sono una cittadina attiva. Raccontare la nostra adesione alla campagna per il popolo palestinese, esprimere una posizione, vendere la Gaza Cola, prodotta da un'associazione di attivisti in Polonia e finalizzata a raccogliere fondi per gli aiuti umanitari sono atti politici, ma non certo violenti. La violenza è quella che ci hanno buttato addosso gli haters in queste ore». 
I fanatici promotori e sostenitori dell'apartheid e del genocidio le hanno rinfacciato che dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre, Nives Monda aveva scritto: «Via i sionisti macellai dalla terra di Palestina. [Pensa te! Da quando la verità è uno scandalo?]... È l'unica cosa che hanno trovato per attaccarmi. Forse è un'espressione forte, ma va contestualizzata. Io mi schiero contro il sionismo perché in nome di questa idea sono stati commessi crimini riconosciuti come tali dalle organizzazioni internazionali. Ma non sono una fanatica. Sono, anzi, una persona che studia, per capire. Dopo la laurea in Economia ora sto studiando Storia».  

Ma chi sono realmente i fanatici? Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l'assessora al Turismo Teresa Armato che, a quanto riporta Fanpage.it riprendendo fonti di Palazzo San Giacomo, hanno espresso solidarietà ai due viaggiatori israeliani: "Come assessore al Turismo non potevo far passare Napoli come città discriminante e antisemita", ha dichiarato la signora Armato... evidentemente senza aver prima sentito dalla sua concittadina cosa era realmente accaduto. Lo stesso dicasi per il sindaco.

I due esponenti del Pd non si rendono conto di essersi fatti promotori della becera propaganda sionista? Non si rendono conto di farsi promotori di apartheid e genocidio? Evidentemente no. Evidentemente per loro ciò che un ebreo sostiene deve essere vero e giusto... a prescindere. È grazie a questa fola che gli ebrei israeliani dal 1967 hanno istituito un regime basato sull'apartheid ed è grazie a questo che da un anno e mezzo l'apartheid si è trasformato in genocidio.

Per fortuna, però, ci sono anche partiti come AVS di cui Peppe De Cristofaro fa parte: «A Nives Monda, titolare della Taverna Santa Chiara a Napoli, va tutta la mia solidarietà.Sabato 3 maggio, nel pieno centro di Napoli, si è verificato un episodio gravissimo che non può passare sotto silenzio. Una turista, dopo aver pranzato nel locale, ha iniziato a parlare ad alta voce in favore delle azioni del governo israeliano contro il popolo palestinese. I gestori, che aderiscono alla campagna internazionale per gli Spazi Liberi dall’apartheid israeliano, hanno espresso il loro dissenso, condannando il genocidio che sta avvenendo a Gaza.La donna ha iniziato a urlare accuse infondate di antisemitismo, ha definito il popolo palestinese un popolo di terroristi e ha filmato clienti e lavoratori – compresi dei minorenni – senza alcun consenso, diffondendo poi un video in rete, in cui accusa la Taverna di essere antisemita e filoterrorista. Il risultato? Una campagna d’odio violenta, che ha portato a minacce anonime di spedizioni punitive, distruzione del locale, aggressioni fisiche, e addirittura auspici di stupro contro la proprietaria.È inaccettabile.Ed è ora di dirlo chiaramente: criticare le politiche di Israele non è antisemitismo.Usare l’accusa di antisemitismo per colpire chi denuncia crimini documentati non solo è falso, ma è pericoloso: confonde, disarma, e finisce per banalizzare l’antisemitismo reale, che va sempre combattuto ovunque si manifesti.Piena solidarietà a Nives e al suo staff. E invito chiunque creda nella libertà di parola e nella giustizia a sostenerli pubblicamente».