Giuseppe Conte 

Poco fa Netanyahu ha annunciato "un'invasione massiccia a Gaza": è di poche ore fa l'approvazione di un folle piano da parte di Israele per occupare la Striscia e strappare le persone dalla loro terra. Tutto dopo aver strappato oltre 50mila vite palestinesi con un sistematico sterminio e bloccato cibo e medicine vitali per tante persone, per tanti bambini.
“Siamo preoccupati”, “esortiamo Israele” balbetta l'Unione europea con le solite chiacchiere di circostanza.
Da Giorgia Meloni nemmeno una parola: gli atti del Governo italiano restano fermi a foto di ministri che stringono le mani sporche di sangue di Netanyahu. Allora voglio essere chiaro: la premier non si presenti più in Aula a farci lezioncine ipocrite di sovranità, autodeterminazione dei popoli, libertà, diritto internazionale. Embargo sulle armi a Israele e pesanti sanzioni commerciali e diplomatiche, riconoscimento della Palestina. Questa sarebbe la nostra Italia, questa sarebbe la nostra Europa. Abbiamo l'obbligo morale di fermare la follia di Netanyahu.

Elly Schlein 
Quello che Netanyahu sta portando avanti è un disegno criminale, non ci sono altre parole per definirlo e si deve fermare. La comunità internazionale e il governo italiano devono fare tutto ciò che è in loro potere per fermare questo disegno di occupazione totale e di deportazione forzata dei palestinesi da Gaza e bisogna far sì che tutti gli aiuti umanitari arrivino ad un popolazione stremata da un massacro che è in corso da troppo tempo.
Con il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra abbiamo già depositato una mozione unitaria che chiede al Governo impegni precisi in questa direzione. Noi chiediamo il cessate il fuoco immediato, chiediamo la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas. Chiediamo di avere tutti gli aiuti umanitari necessari, chiediamo le sanzioni per il governo israeliano, chiediamo davvero che si faccia un passo avanti verso il riconoscimento dello Stato di Palestina perché anche i palestinesi, come gli israeliani, hanno pieno diritto ad uno Stato in cui vivere in pace e in sicurezza.

Nicola Fratoianni e Sinistra Italiana
Nel silenzio della comunità internazionale Israele prepara di nuovo l'occupazione totale di Gaza.
Proprio questa notte infatti il gabinetto di guerra di Netanyahu ha approvato il piano per una nuova invasione della Striscia, con l'intenzione di occuparla e sfollare di nuovo due milioni di persone. Questa volta, per di più, vogliono anche dare in mano alle aziende private israeliane la gestione degli aiuti umanitari, che proprio Israele sta bloccando da oltre 60 giorni.
Questo significherà ancora più morte, distruzione e sofferenza per donne, uomini e bambini innocenti, stremati dalla fame, dalla mancanza di cure, aiuti umanitari e qualsiasi servizio essenziale.
In questi giorni, con la nostra missione #OcchiInPalestina, abbiamo visto e toccato con mano la sofferenza del popolo palestinese in Cisgiordania. Una sofferenza che a Gaza supera ogni limite dell'umano.
Tutto ciò deve essere fermato, senza se e senza ma.
Ma per fermare il genocidio a Gaza è indispensabile la condanna netta e la pressione di tutta la comunità internazionale. Europa e Italia non possono tirarsi indietro.
Cosa intende fare Giorgia Meloni?
Condannerà il criminale di guerra Netanyahu o continuerà ad esserne complice?

Carlo Calenda di Azione? Silenzio.

Matteo Renzi di Italia Viva? Silenzio.

Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia?  Silenzio.

Matteo Salvini della Lega? Silenzio.

Antonio Tajani di Forza Italia? Silenzio.

Questi politici indegnamente silenti, i loro partiti e chi ne condivide l'operato sono di fatto complici dei crimini di guerra dello Stato ebraico di Israele.