L'ultima dichiarazione rilasciata da Matteo Salvini per rispondere alle critiche di Di Maio, che incredibilmente si è accorto che la Lega con cui si è alleato un anno fa è un partito di estrema destra, ha un che di comico che non è possibile non notare.

"Io lavoro, io rispondo col lavoro, con i fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani venusiani... i ministri sono pagati per lavorare. Io sono pagato per mantenere ordine pubblico e sicurezza".

Salvini lavora! Questa sì che è una notizia. Tanto per fare un esempio, alle riunioni internazionali dei ministri dell'Interno che da un anno a questa parte si sono tenute in Europa, Salvini, su sette ha partecipato solo a due, di cui una è quella che si è tenuta giovedì e venerdì di questa settimana.

Al Viminale Salvini non lo vedono quasi mai, nonostante sia pagato per fare il ministro dell'Interno. In compenso, è possibile seguirne le "gesta" sui social, mentre è in giro per l'Italia per fare propaganda elettorale per la Lega oppure è in radio o in tv per autopromuoversi.

Il lavoro di cui Salvini parla è unicamente quello relativo a circolari e direttive per respingere i migranti in mare o tenerli in ostaggio nei porti, certo dell'immunità garantitagli dal Movimento 5 Stelle.


E a proposito di comicità come non sottolineare anche la dichiarazione rilasciata ieri dall'altro vicepremier del cambiamento, Luigi Di Maio, che aveva denunciato tutte le sue preoccupazioni per il fatto che la Lega fosse "culo e camicia" con la destra neofascista europea... come se Salvini non avesse da sempre mostrato la sua ammirazione, ad esempio, per Alternative für Deutschland: "Mi preoccupa questa deriva di ultradestra a livello europeo - ha detto Di Maio - con forze politiche che faranno parte del gruppo con cui si alleerà la Lega, che addirittura, in alcuni casi, negano l'Olocausto.

Stiamo parlando di gruppi parlamentari che sono usciti dal Parlamento, quando si commemorava la strage dell'Olocausto e quello che hanno fatto nei campi di concentramento. Quindi, quando vedo queste cose, mi preoccupo.

È mio dovere come forza politica e come capo politico del M5S dire che quelle cose non mi appartengono, infatti noi creeremo un gruppo unico e indipendente in Parlamento europeo con altri movimenti civici come il nostro e non staremo con queste ultradestre, che quando si tratta di scontri ideologici mi preoccupano non poco".


Quelle sopra riportate sono le parole che Di Maio aveva pronunciato ieri. Oggi, invece, ha detto che "questo governo è il più politico che c’è stato negli ultimi vent’anni anni e agisce sempre per priorità politiche: quello che stiamo facendo è un lavoro di squadra [sic!]. ...

Quando c’è una discussione in questo governo non la si deve leggere con il timore che questo governo possa cadere. Lo voglio dire agli italiani e ai tanti investitori internazionali. Abbiamo ben chiaro che questo governo deve andare avanti, deve governare per altri quattro anni e risolvere i problemi del Paese".


Una annotazione conseguente alle dichiarazioni sopra riportate è d'obbligo. Dato che il Movimento 5 Stelle non è, come più volte ci è stato ricordato dagli stessi attivisti, né di destra né di sinistra, va da sé che alleandosi con la Lega finisce di fatto per identificarsi con quello che la Lega rappresenta, cioè una forza politica di estrema destra, oltretutto ampiamente confermato dal supportarne la politica razzista e xenofoba. Anche il Movimento 5 Stelle, pertanto, è una forza politica razzista e xenofoba.

Che a Di Mao e ai 5 Stelle piaccia o meno, questo è quanto sta accadendo.