Per Ilaria Cucchi, parlamentare di AVS, il piano Nordio è un delirio di onnipotenza. La considerazione è conseguente alla discussione in Commissione giustizia al Senato del ddl che porta il nome del ministro della Giustizia il cui intento, a partire dall'abolizione dell'abuso d'ufficio, sembra quello di garantire l'impunità al potere.

L'abolizione del reato di abuso d'ufficio - fanno sapere dal Movimento 5 stelle - si inserisce in un disegno organico che ormai è impossibile non vedere, come la questione morale che travolge il governo e i partiti che lo sostengono. Questo è solo un tassello di un attacco che il governo Meloni sta muovendo alla normativa anticorruzione e in generale al contrasto ai reati dei colletti bianchi.

L'abolizione del reato di abuso d'ufficio è la legalizzazione dell'abuso di potere dei potenti sui deboli, del conflitto d'interessi come mezzo di esercizio del potere. Si pensi ai concorsi truccati a favore di candidati raccomandati; ai permessi di costruire rilasciati per zone non edificabili o soggette a vincoli; all'immobile abusivo messo in regola su pressione di un amministratore pubblico che aiuta un amico; al magistrato che non indaga sul suo amico per proteggerlo; agli abusi dei medici pubblici che dirottano pazienti nelle strutture private; al primario che fa scavalcare le liste d'attesa per le visite nella sanità pubblica ai suoi pazienti che a lui avevano pagato la visita privata.

Inoltre, l'abuso d'ufficio è lo strumento con cui le mafie influenzano le condotte della Pubblica Amministrazione e con cui poi arrivano a mettere le mani sui soldi pubblici. Il primo passo necessario per le mafie è l'abuso di potere compiuto dal funzionario o dirigente pubblico.

La decisione della maggioranza di abolire l'abuso di ufficio è stata presa nonostante in audizione il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo avesse dichiarato che

"l'abuso d'ufficio non è un reato-spia, è un grave delitto e basta, che ha una frequente connessione con l'agire delle associazioni mafiose. Basta pensare alla descrizione delle condotte associative fatta dall'articolo 416-bis del codice penale per rendersi conto dell'interesse delle mafie a ottenere concessioni e autorizzazioni, o comunque a condizionare la pubblica amministrazione. L'abolizione del delitto di abuso d'ufficio avrebbe diretta incidenza sulle indagini in materia di criminalità organizzata".

Nonostante ciò, con il complice supporto di Azione (Calenda) e Italia Viva (Renzi), il governo dei (post) fascisti vuole far approvare il provvedimento dal Parlamento.