Matteo Salvini lo aveva promesso e ripetuto: andrò a Mondragone. L'ultima volta non era stato bene accolto e aveva dovuto fare marcia indietro. Stavolta ce l'ha fatta.

Venerdì mattina è andato a Mondragone, Caserta, per dire che cosa? Niente di nuovo rispetto alle "banalità" che già conosciamo e abbiamo imparato oramai a memoria.

Le elenco nell'ordine: 

Un saluto dalla splendida Mondragone, come promesso sono tornato. I teppisti figli di papà dei centri sociali? Forse sono ancora a dormire. Un saluto da Mondragone, un posto stupendo che deve essere conosciuto non per i cortei Rom e le sedie lanciate dal balcone: quello è un problema risolvibile. Le eccellenze di agricoltura, mare, arte e cultura di questi luoghi, anche della vicina Castel Volturno e di questa incantevole costa campana, meritano un grande rilancio. Mi ero impegnato ad esserci con i cittadini italiani e con i tanti immigrati perbene, che chiedono legalità e sicurezza: ci tornerò ancora ed ancora.Incontro con agricoltori, allevatori, commercianti, balneari e albergatori, ma anche con mamme di figli disabili senza necessaria assistenza, soccorritori del 118 che lavorano per 3 euro l'ora, italiani e stranieri regolari e perbene che non ne possono più dei Rom che fanno casino: Mondragone è questo, vuole essere conosciuta per la mozzarella di bufala (buona!!!) e per gli altri prodotti della sua terra, per l'incantevole bellezza del suo mare e dei suoi luoghi, per il coraggio della sua gente.  Lo mostriamo all'Italia: è un gioiello della Campania, che merita di meglio e che chiede legalità, sicurezza, lavoro e rispetto. Io ci sono! Vi voglio bene.

La visita a Mondragone, che fino a pochi anni fa Salvini descriveva come uno dei tanti luoghi della "Terronia" pieno di napoletani puzzolenti - degni solo di essere inceneriti dalla lava del Vesuvio che accidenti a lui continuava purtroppo a non eruttare, sfruttatori del lavoro dei lindi e laboriosissimi cittadini della Padania - era diventata per l'ex ministro dell'Interno un punto d'onore, una promessa che adesso può dire di aver mantenuto.

E per consentire a Salvini di mantenere il punto e andare a farsi due selfie con le poche decine di persone che lo attendevano, sono stati utilizzati - perlomeno - 6 pulmini, 2 jeep e un auto della polizia, oltre a 2 pulmini e due auto dei carabinieri... come si vede nella foto in alto. A questi, presumibilmente, andranno aggiunti decine di operatori delle forze dell'ordine. 

Uno spiegamento di uomini e mezzi solo per consentire a Matteo Salvini di scrivere sui social le solite frasi trite e ritrite accompagnate da qualche foto, in modo da poter dire ancora una volta di aver sconfitto i soliti comunisti!

È normale che gli avversari lo critichino, ma chi dice di votarlo non dovrebbe meritarsi qualcosa di più da parte sua, oltre a queste pagliacciate... oltretutto costosissime per gli italiani tutti?



PS. La foto è di Michael Tombison®, account Twitter @3Figlio