Uscirà il 14 luglio Spiro nell’Egosistema, il nuovo album di Slow Wave Sleep coprodotto dalla band assieme ad AR Recordings e Dimora Records. E alle ore 21:00 dello stesso giorno, sulla pagina Facebook ufficiale del progetto capitanato da Emilio Larocca Conte, avrà luogo un live in diretta social dove verrà suonato e presentato l’intero album. Per il promemoria dell’evento, clicca QUI.

Spiro nell’Egosistema, il quinto disco di Slow Wave Sleep, verrà eseguito per intero e senza soste in collegamento dagli ulivi di Trecchina, nello studio/campagna dove sono stati registrati gli ultimi tre album del progetto e novità varie che vedranno la luce nel corso dell’anno.

Dopo le esperienze in full band di Spiro nell’Ecosistema (2020) e il ritorno alle sonorità elettroniche di Natura morta (2020) e dell’ep Points (2021), Slow Wave Sleep torna con un nuovo album di inediti che mescola l’approccio elettronico dei primi album con strutture prevalentemente progressive.

Con Spiro nell’Egosistema prosegue anche il lavoro concettuale che copre l’intera opera del progetto Slow Wave Sleep.

Spiro nell’Egosistema è, infatti, il nono sogno di Rèfles, un personaggio fittizio e molto strano. Si tratta dell’Archetipo delle emozioni represse umane, scappato sulla terra per ridistribuirle tra gli uomini attraverso il plasma nero presente nella parte sinistra del corpo di Spiro, sua incarnazione terrena. Una volta arrivato a Vemetown, un città austriaca al confine con Ungheria e Slovenia, Spiro va in albergo a dormire coi suoi compagni. Ma nella notte non riesce a prendere sonno, impaziente di proseguire la sua missione. Rientrato in locanda la mattina presto, si rende conto che gli altri sono scappati. Così Spiro resta in città per quasi un anno, cercando di inserirsi e nascondere la sua vera identità, a volte dimenticandola. Viene accolto in modo freddo, anzi non viene accolto per niente, ed è in una continua ricerca di occasioni per essere accettato e godersi una vita normale. A volte si distrae andando in aperta campagna, dove fa amicizia con un pastore; altre volte va sul Pianeta Vena, una dimensione parallela scoperta per caso nei momenti di instabilità mentale. Su Vena non esiste aria, non esiste denaro e non esiste la morte. Il pianeta è abitato da amici immaginari, con cui riesce a creare un ponte tra le due realtà. Tutti insieme si muovono indisturbati a bordo di un vascello fantasma, chiamato Olandese Volante, che sorvola la città nella notte. Vengono avvistati da una bambina, si diffonde la voce dello straniero squilibrato e Spiro, non sopportando i pregiudizi, decide di allontanarsi e cambiare strategia. Va quindi nell’Artide, dove cerca di attirare le persone a sé con il rito dei tre chiodi.