Si è tenuta al Cremlino nella Sala Georgievsky la cerimonia per la firma degli accordi per l'ammissione alla Federazione Russa degli oblast ucraini di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson.
La cerimonia è durata circa 45 minuti, di cui gran parte occupati dal discorso tenuto da Putin, a cui ha fatto seguito la firma dei trattati di annessione da parte del presidente russo e dei rappresentanti (russi) delle quattro regioni ucraine.
Nel suo discorso, Putin non ha praticamente riconosciuto l'indipendenza sancita dall'Ucraina nei confronti dell'Urss nel 1991, pretendendo che i referendum farsa dei giorni scorsi e l'annessione odierna siano una sorta di normalizzazione agli errori del passato.
"Voglio che le autorità di Kiev e i loro veri padroni in Occidente mi ascoltino, in modo che tutti lo ricordino", ha poi scandito Putin tra gli applausi dei presenti. "Le persone che vivono a Luhansk e Donetsk, Kherson e Zaporizhia sono nostri concittadini per sempre".
Poi Putin ha dichiarato:
"Chiediamo al regime di Kiev di cessare immediatamente il fuoco, tutte le ostilità, la guerra che ha scatenato nel 2014 e di tornare al tavolo dei negoziati. Siamo pronti per questo, è stato detto più di una volta. Ma delle trattative non farà parte la decisione presa dalle persone a Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson: la Russia non la tradirà. E le autorità di Kiev oggi dovranno trattare questa libera scelta del popolo con rispetto e nient'altro. Questo è l'unico modo per la pace.Proteggeremo la nostra terra con tutte le forze e i mezzi a nostra disposizione e faremo di tutto per garantire la sicurezza della nostra gente. Questa è la grande missione di liberazione del nostro popolo.Ricostruiremo città e paesi distrutti, alloggi, scuole, ospedali, teatri e musei, ripristineremo e svilupperemo imprese industriali, fabbriche, infrastrutture, sicurezza sociale, pensioni, assistenza sanitaria e sistemi educativi".
E dopo aver cercato di stimolare l'orgoglio del proprio esercito, Putin ha prima accusato della situazione in Ucraina il colonialismo americano (proprio come avrebbero fatto ai vecchi tempi Breznev e Gromiko) e poi non si è dimenticato neppure dell'Europa, anch'essa vittima della strategia colonialista americana:
"Washington sta chiedendo sempre più sanzioni contro la Russia e la maggior parte dei politici europei è umilmente d'accordo con questo. Sanno perfettamente che gli Stati Uniti, spingendo attraverso la completa rinuncia dell'UE ai vettori energetici russi e ad altre risorse, stanno praticamente portando alla deindustrializzazione dell'Europa, alla conquista completa del mercato europeo... lo capiscono perfettamente queste élite europee... lo capiscono , ma preferiscono servire gli interessi degli altri. Questo non è più servilismo, ma un tradimento diretto dei loro popoli. Ma Dio li benedica, sono affari loro.Ma le sanzioni non bastano agli anglosassoni, sono passati al sabotaggio - incredibile, ma vero - avendo organizzato esplosioni sui gasdotti internazionali del Nord Stream, che corrono lungo il fondale del Mar Baltico, hanno anzi iniziato a distruggere l'infrastruttura energetica paneuropea. È chiaro a tutti chi ne beneficia. A far ciò è chiunque ne tragga vantaggio, ovviamente".
Ma Putin, il meglio di sé lo da quando denuncia la società e la cultura dell'occidente, ripetendo le tesi che sono diventate un ritornello dei sovranisti nostrani, teoria gender compresa:
"La Russia comprende la propria responsabilità nei confronti della comunità mondiale e farà di tutto per riportare in sé queste teste calde.È chiaro che l'attuale modello neocoloniale è in definitiva condannato. Ma ripeto che i suoi veri proprietari vi si aggrapperanno fino alla fine. Semplicemente non hanno nulla da offrire al mondo, tranne la conservazione dello stesso sistema di rapine e racket.In effetti, sputano sul diritto naturale di miliardi di persone, la maggior parte dell'umanità, alla libertà e alla giustizia, di determinare da soli il proprio futuro. Ora sono passati completamente a una negazione radicale delle norme morali, della religione e della famiglia.Rispondiamo ad alcune domande molto semplici per noi stessi. Voglio ora tornare a quanto ho detto, voglio rivolgermi a tutti i cittadini del Paese - non solo ai colleghi che sono in aula - a tutti i cittadini della Russia: vogliamo avere, qui, nel nostro Paese, in Russia, al posto di mamma e papà "genitore numero uno", "numero due", "numero tre" (sono già completamente ammattiti!)? Vogliamo davvero che le perversioni che portano al degrado e all'estinzione siano imposte ai bambini delle nostre scuole fin dalle elementari? Per essere inculcato loro che ci sono presumibilmente altri generi oltre alle donne e agli uomini, e per essere offerto un'operazione di riassegnazione di genere? Vogliamo tutto questo per il nostro Paese e per i nostri figli? Per noi tutto questo è inaccettabile, abbiamo un futuro diverso, il nostro.Ripeto, la dittatura delle élite occidentali è diretta contro tutte le società, compresi gli stessi popoli dei paesi occidentali. Questa è una sfida per tutti. Una tale totale negazione dell'uomo, il rovesciamento della fede e dei valori tradizionali, la soppressione della libertà acquisisce i tratti di una "religione inversa" - un vero e proprio satanismo. Nel Discorso della Montagna, Gesù Cristo, denunciando i falsi profeti, dice: "Dai loro frutti li riconoscerete". E questi frutti velenosi sono già evidenti alle persone - non solo nel nostro paese, in tutti i paesi, anche per molte persone e nell'Occidente stesso.Il mondo è entrato in un periodo di trasformazioni rivoluzionarie, sono di natura fondamentale. Si stanno formando nuovi centri di sviluppo, rappresentano la maggioranza, la maggioranza! - della comunità mondiale e sono pronti non solo a dichiarare i propri interessi, ma anche a proteggerli, e vedono nella multipolarità un'opportunità per rafforzare la propria sovranità, e quindi per ottenere una vera libertà, una prospettiva storica, il loro diritto all'indipendenza, alla creatività, sviluppo originale, ad un processo armonioso.In tutto il mondo, anche in Europa e negli Stati Uniti, come ho detto, abbiamo molte persone che la pensano allo stesso modo e sentiamo di vedere il loro sostegno. Un movimento di liberazione e anticolonialista contro l'egemonia unipolare si sta già sviluppando all'interno dei paesi e delle società più diversi. La sua soggettività non potrà che crescere. È questa forza che determinerà la futura realtà geopolitica".
Da parte del presidente russo un bell'assist, non c'è che dire, non solo ai sovranisti francesi, ma ai putiniani d'Italia di cui Berlusconi e Salvini sono i principali profeti, senza dimenticare neppure che anche la conservatrice e futura premier Meloni sposa in pieno tale visione della società. Un bel discorso per ricordare le contraddizioni che vi sono in Europa, chi vi sia all'origine e per promuoverne, quindi, la disgregazione dell'Ue che sta di fatto già iniziando a causa dei prezzi dell'energia.
Comunque, non va dimenticato che le parole di Putin sono state pronunciate mentre sul terreno militare la Russia sta affrontando sempre maggiori difficoltà nel difendere le proprie posizioni. Nel Donetsk, alcune migliaia di militari russi sono stati circondati nella città chiave di Lyman, a pochi chilometri tra Severodonetsk (a est) e Slovyansk (a ovest), mentre ormai sono quasi 60mila (secondo Kiev) le vittime tra i soldati russi in Ucraina dall'inizio dell'invasione.