Quello riportato nel titolo è un concetto ben diffuso nel Paese e quindi quasi del tutto scontato, tanto da non fare nemmeno notizia. Però, se a sostenerlo è la sindaca di Roma Virginia Raggi in una intervista al quotidiano spagnolo El Pais, allora l'affermazione assume tutt'altro rilievo.
Nel lancio che sui social fa dell'intervista, la Raggi - ormai da giorni diventata uno degli argomenti della gogna social del segretario della Lega - dice che «i sindaci italiani sono in trincea, si occupano dei problemi concreti dei cittadini. Non hanno tempo per i selfie con le giacche della polizia e le felpe, per mangiare cibi tipici e dare giudizi su qualsiasi cosa.
Matteo Salvini è un grande chiacchierone e gli si risponde con i fatti. Da Ministro ha lavorato per meno di 36 giorni. Gli altri 14 mesi li ha impiegati girando l'Italia per scattare foto. Per la sicurezza e per l'ordine pubblico non ha fatto nulla e ha voltato le spalle ai sindaci.
Matteo Salvini sarà sconfitto dai sindaci».
E dopo lo schizzo passiamo al ritratto che la Raggi ha fatto di Salvini, sebbene - va ricordato - l'intervista verta sull'esperienza politica della Raggi in questi anni al governo della Capitale.
«[Salvini] è un grande opportunista politico. Cambia giacca in base all'interlocutore che ha davanti. È stato in politica per 25 anni, ha iniziato con la Lega che insultava il Sud e urlava "Roma ladrona" e ora vuole vincere a Roma. È nato come comunista ed è ora di destra. È solo un trasformista. E dopo 26 anni di parole, cosa ha fatto quando ha avuto la possibilità di governare? Niente. Dobbiamo stare attenti a questi ciarlatani con così poca sostanza».